Le tanto attese modifiche alla riforma delle pensioni, molto probabilmente, a breve prenderanno forma.
Il dibattito si è nuovamente acceso dopo le dichiarazioni della Fornero che ha pubblicamente affermato che ora ci sono i presupposti affinché la sua riforma diventi più flessibile.
La Fornero ha anche detto che, però, la flessibilità non deve avere costi aggiuntivi per lo Stato.
Una maggiore flessibilità permetterebbe a categorie di lavoratori, come i precoci e i Quota 96, di accedere alla pensione.
Sull’argomento è intervenuto anche l’attuale ministro del lavoro Giuliano Poletti che ha detto che le modifiche alla riforma Fornero non devono essere necessariamente senza alcun costo per lo Stato.
Una dichiarazione che rende più ottimisti i lavoratori che si apprestano ad andare in pensione.
Giuliano Poletti, inoltre, ha anche dichiarato che non è detto che ci siano pesanti penalizzazioni per il lavoratore che decide di accedere alla pensione anticipatamente.
Fino ad ora l’ipotesi più accreditata sulla possibile modifica alla legge Fornero era quella che la maggiore flessibilità era garantita con la possibilità di accedere volontariamente alla pensione quando si era riusciti a raggiungere i 35 anni di contributi.
La possibilità di accedere anticipatamente alla pensione, però, determinava anche una decurtazione dell’assegno mensile per ogni anno in meno che si lavorava del 3%.
Ora dopo le dichiarazioni di Giuliano Poletti bisognerà comprendere quali tipi di penalizzazioni i tecnici del ministero del lavoro hanno in mente di inserire nella proposta di flessibilità che sarà inserita nella prossima legge di stabilità che sarà presentata entro al fine del mese di settembre.
Sembra probabile che verrà inserita nella nuova legge di stabilità anche il reddito minimo per gli over 55 anni che hanno perso il lavoro.