Riuscire a produrre acqua senza intaccare le riserve naturali presenti sulla Terra quali fiumi, torrenti, dighe e laghi potrebbe determinare la soluzione di uno dei più gravi problemi del mondo, la siccità.
L’eccezionale scoperta fatta da un gruppo di ricercatori svizzeri potrebbe finalmente risolvere il problema della siccità riuscendo a produrre acqua in grosse quantità dall’aria.
Un progetto che è stato presentato durante la manifestazione “Acqua dall’aria per la vita” che si è tenuta all’Expo 2015 al padiglione della Svizzera ha attirato l’attenzione di tutti i partecipanti all’evento.
Si tratta del progetto “Awa Modula” che riesce a produrre acqua potabile dall’umidità presente nell’aria.
Il progetto rivoluzionario, che può combattere la desertificazione in atto in diverse aree del mondo, riesce a produrre dai 2.500 ai 10 mila litri di acqua potabile al giorno senza utilizzare fonti come fiumi e dighe solo grazie all’umidità presente nell’area.
Il macchinario, che riesce a produrre acqua potabile, è stato ideato dalla “Seas – Societè de l’eau aérienne Suisse” ed ha come scopo portare l’acqua in aree colpite da mesi di siccità.
L’acqua che viene prodotta dal macchinario può essere utilizzata per l’irrigazione dei campi in agricoltura o anche per uso alimentare o per altri scopi.
La professoressa Anna Magrini, dell’università di Pavia ,ha così commentato il progetto della Seas – Societè de l’eau aérienne Suisse: “La tecnologia è frutto di oltre quattro anni di ricerca e sviluppo e garantisce un impatto ambientale basso o nullo non rilascia impurità nell’ecosistema locale e offre una fonte illimitata e inesauribile di acqua potabile”.
Sull’argomento molto interessante è intervenuto anche Rinaldo Bravo dirigente della società che ha creato il macchinario: “A 30 gradi di temperatura dell’aria, 70% di umidità e 21,9 grammi di acqua in un metro quadro di aria, noi possiamo estrarne il 60% che significa, a seconda dell’impianto, dai 2.500 ai 10mila litri di acqua al giorno, modulabili sino a centinaia di metri cubi, mantenendo l’acqua in ricircolo costante, a temperature corrette, con la garanzia di una costante e continua sanificazione”.