Canone Rai 2014: tutto su esenzioni, disdetta, rateizzazione e sanzioni
Mancano solo due settimane alla scadenza del termine per il pagamento del Canone Rai che dovrà essere pagato inderogabilmente entro il 31 gennaio prossimo.
L’ammontare complessivo annuo della tassa sul possesso di un apparecchio televisivo quest’anno è pari a 113,50 euro.
Una buona notizia, almeno per gli italiani, che la tassa più mal sopportata non ha subito aumenti rispetto al 2012.
E’ possibile rateizzare il pagamento in modo semestrale o trimestrale senza aggiungere interessi o altre balzelli.
Se si vuol pagare in modo semestrale bisogna versare la quota del canone in due rate ognuna di euro 56,75 entro il 31 gennaio e il 31 luglio prossimi.
Vi è anche la possibilità di pagare trimestrale con quattro scadenze a partire sempre dal 31 gennaio 2014 ognuna di euro 30,16.
Il dilemma che hanno molti italiani è che se il canone rai bisogna pagarlo anche su smartphone, tablet e pc portatili da i quali sono visibili i programmi rai.
La nota del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 febbraio 2012 ha fugato tutti i dubbi chiarendo che il canone è dovuto dai dispositivi mobili come appunto computer portatili, smartphone e tablet sono provvisti di sintonizzatore nel caso in cui la visione dei programmi avviene tramite internet il canone Rai non è dovuto.
Sono diverse le modalità di pagamento del canone Rai dal classico bollettino postale pagabile a tutti gli sportelli postali al pagamento tramite banca o nelle tabaccherie che aderiscono al circuito Lottomatica in questi casi alla tassa bisognerà aggiungere la commissione di pagamento che è variabile.
Per coloro che dovessero pagare in ritardo il canone Rai sono previste salate sanzioni ed elevati interessi di mora fino ad arrivare all’atto di accertamento dell’agenzia delle entrate che nel giro di quasi due anni triplica l’ammontare del dovuto.
Tanti sono stati i partiti che in campagna elettorale molte volte hanno promesso l’abrogazione di una delle tasse ritenute più ingiuste dagli italiani ma poi i vari governi succeduti non hanno mai deciso nulla in tal senso.
Negli ultimi giorni si era diffusa via web la notizia che la Suprema Corte Europea aveva decretato con una sentenza che il canone Rai era illegittimo ma poi lo scoop si è rivelato falso.
Al momento sono esentati dal pagamento coloro che hanno compiuto il settantacinquesimo anno di età ed hanno una pensione mensile pari o inferiore ad euro 516,46.
Il canone è dovuto anche se l’apparecchio televisivo di proprietà si trova in una casa non utilizzata.
L’eventuale disdetta del canone Rai in caso di rottura definitiva di un apparecchio o di decisione di rottamazione dello stesso dovrà essere inviata a mezzo raccomandata al seguente indirizzo Agenzia delle Entrate-Direzione Provinciale I di Torino -Ufficio territoriale di Torino 1 -Sportello S.A.T. -Casella postale 22- 10121 – Torino (To) o può essere consegnata alle sedi territoriali dell’Agenzia dell’Entrate.