I dati di ieri del direttore dell’Agenzia dell’Entrate, Attilio Befera, che ha snocciolato durante il suo intervento alla Commissione di Vigilanza sull’anagrafe tributaria sono impressionanti un italiano su quattro non paga il canone Rai.
Il massimo dirigenze dell’entrate ha spiegato che presto sarà proprio l’Agenzia delle Entrate ad occuparsi direttamente della tassa.
Il tributo sul possesso degli apparecchi televisivi scadrà inderogabilmente entro il 31 gennaio prossimo ed è pari a 113,50 euro.
Il mancato rispetto dei termini di pagamento determinano una serie di sanzioni ed interessi di mora.
Si passa dalle sanzioni pari a 4,47 euro in caso di pagamento entro i trenta giorni dalla scadenza ai 8,94 per la regolazione avvenuta dopo che sono trascorsi i trenta giorni dal 31 gennaio e si arriva ad una sanzione pari a quasi sei volte il canone di 619,00 euro.
Per l’anno in corso non è stato previsto l’aumento del canone che rimarrà invariato rispetto al 2013.
Coloro che sono obbligati al pagamento dell’imposta sono i possessori di un apparecchio televisivo anche se non funzionante o allocato in un appartamento vuoto.
Le modalità di pagamento di una delle più odiate tasse dagli italiano sono in una unica rata con scadenza il 31 gennaio, in due rati semestrali anticipate, scadenza 31 gennaio e 31 luglio e trimestrale con quattro rate scadenti 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e il 31 ottobre.
Sono esentati dl pagamento del canone chi è intestatario di un apparecchio ed ha compiuto entro il 31 dicembre dell’anno scorso il settantacinquesimo anno di età ed ha un reddito pari od inferiore ai 516 euro mensili.
Il pagamento del tributo può essere effettuato tramite bollettini postali prestampati precedentemente inviati dalla Rai, anche questo a tal proposito sono in molti gli utenti che si lamentano del mancato arrivo del modello prestampato, in qualsiasi sportello bancario, nelle tabacchiere che offrono il servizio lottomatica e tramite carta di credito scaricando l’applicazione per smartphone e tablet provvisti di sistema android canone tv.
Il canone Rai si può disdire solo nei seguenti casi così di seguito riportati:
Rottamazione del televisore da parte di una azienda specializzata nella raccolta rifiuti che dovrà rilasciare apposita ricevuta;
Vendendo o regalando l’apparecchio ad un altra persona che ne diventa il nuovo proprietario e sarà anche colui che verserà il canone rai;Richiedendo “il suggellamento” dell’apparecchio televisivo versando ala somma di euro 5,16 con vaglia postale con intestatario S.A.T. – CASELLA POSTALE 22 – 10121 TORINO.
La raccomandata con ricevuta di ritorno della disdetta al canone Rai dovrà essere inviata al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate – 1° Ufficio di Torino-S.A.T. – Sportello Abbonamenti Tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
La disdetta è valida dall’anno successivo all’invio.