Per molti romani Alessandro di Battista sarebbe l’uomo giusto per sostituire Marino come sindaco di Roma, ma il veto alla sua candidatura arriva proprio dal suo partito o meglio dal regolamento del Movimento Cinque Stelle.
Ci vorrà molto tempo ancora prima che ci siano le elezioni nella capitale e in tanti stanno premendo affinchè si faccia una deroga al regolamento del M5S e si possa candidare come primo cittadino la persona voluta dalla quasi la metà dei romani.
Sembra proprio, quindi, che Alessandro di Battista uno dei più conosciuti esponenti del Movimento Cinque Stelle non sarà il candidato sindaco nella sua città.
Oltre a Beppe Grillo a confermare che Alessandro di Battista non sarà il candidato sindaco del movimento cinque stelle per la città di Roma è stata Paola Taverna.
Sulla grave situazione della città eterna così si espressa la senatrice del M5S: “Guardare Roma fa soffrire, la città è abbandonata, lasciata a se stessa. Basterebbe poco per migliorarla, cominciando con il terminare i lavori che vengono iniziati e poi lasciati a metà”.
La senatrice Paola Taverna del Movimento Cinque Stelle è stata categorica parlando della possibile candidatura di Alessandro Di Battista a sindaco della capitale: “Pensiamo sicuramente di vincere a Roma, Di Battista non sarà candidato”.
L’esponente del movimento 5 stelle ha anche polemizzato sulla candidatura di Alfio Marchini: “Oggi si propone come figura di lista civica benedetto da Berlusconi e sorretto un po’ da Renzi, io credo sia una maniera un po’ opaca di presentarsi agli elettori”.
A Roma il movimento Cinque Stelle è in testa nei sondaggi e molti suoi fan ritengono che una candidatura come futuro sindaco di Alessandro Di Battista, uno dei leader dei grillini e appartenente al direttivo del partito, aprisse le porte senza alcun ostacolo ai pentastellati per governare la capitale.
Già ai tempi nei quali l’ex sindaco Marino sembrava saldamente al comando della capitale il nome Di Battista circolava negli ambienti romani come il più probabile sindaco di Roma.
Alessandro di Battista è ben visto ed amato da molti abitanti romani anche se non simpatizzati del Movimento Cinque Stelle una sua eventuale discesa in campo sbaraglierebbe il campo agli avversari politici e porterebbe, allo stato attuale, ad una sicura vittoria i grillini.
Beppe Grillo però non ne vuole saperne ed ha detto che il regolamento del Movimento Cinque Stelle è chiaro chi è stato già eletto non ha la possibilità di candidarsi per un altro incarico: prima di farlo deve terminare il suo mandato.
Sono numerosi i messaggi che in questi giorni stanno arrivando a Beppe Grillo per convincerlo a fare uno strappo al regolamento concedendo ad Alessandro di Battista la possibilità di candidarsi a sindaco di Roma.
Per il momento Beppe Grillo sta tenendo duro.
Anche un’altra esponente di spessore del partito, Paola Taverna, a SkyTg24 è stata chiara: Alessandro di Battista secondo il regolamento del movimento cinque stelle non può essere candidato come sindaco del comune di Roma.
La Taverna ha aggiunto che come in ogni competizione elettorale il candidato sindaco di Roma sarà scelto dal web fra tutti gli scritti della capitale.
Paola Taverna ha anche duramente polemizzato sulla data delle elezioni comunali a Roma affermando che: “Il Giubileo è la scusa formale con cui ritarderanno le elezioni. Il Pd guarderà i sondaggi vedrà quale è il momento più opportuno per loro per fare le elezioni”.
La senatrice del Movimento Cinque Stelle ha anche detto che come per Di Battista anche Di Maio non potrà candidarsi alla prossime elezioni comunali di Napoli come futuro sindaco della città partenopea.
Una decisione quella del Movimento Cinque Stelle di non presentare i suoi candidati più rappresentativi in due delle città più grandi d’Italia che potrebbe essere penalizzante e consentirebbe sia al centrodestra che al centrosinistra di guadagnare nei sondaggi e di insidiare la leadership attuale del Movimento.
Una situazione difficile da sbrogliare che molto probabilmente vedrà Di Maio e Di Battista ancora in parlamento e come candidati del Movimento Cinque Stelle in comuni come Roma e Napoli dei nomi sconosciuti alla grande massa.