Un accorato appello da parte del presidente del Simeu per chiedere aiuto principalmente al ministero della salute per tentare di risolvere la situazione dei pronto soccorso in Italia che è a limite del collasso.
Una situazione che potrebbe diventare per i medici e infermieri molto presto insostenibile per i lunghi tempi di attesa e per la mancanza di macchinari idonei per diagnosticare le varie patologie.
Una situazione che vede l’Italia ultimo nazione in Europa come tempi di attesa.
La situazione nei pronto soccorso italiani sta diventando esplosiva.
A darne l’allarme è stato il presidente del Simeu Alfonso Cibinel che ha raccontato alla stampa qual è lo stato dei pronto soccorso in Italia.
Una situazione che è provocata secondo Alfonso Cibinel da tre fattori importanti quali la mancanza di posti letto, poco personale qualificati e macchinari che non sono tecnologicamente all’avanguardia.
Una situazione critica quella dei pronto soccorso italiani dove si possono attendere su una barelle anche 24 ore.
A denunciare questo stato di grossa precarietà e di emergenza è Gian Alfonso Cibinel, presidente del Simeu che ha affermato che la causa delle lunghe attese è dovuta alla “mancanza strutturale di posti letto”.
Gian Alfonso Cibinel fa un’analisi della situazione molto precaria dei pronto soccorso in Italia affermando che: “Da circa un mese nei pronto soccorso si è accentuato il problema cronico del sovraffollamento, conseguente alla impossibilità di ricoverare i pazienti in ospedale per mancanza di posti letto; la permanenza media in barella è di oltre 24 ore in molti ospedali metropolitani, con punte di alcuni giorni”.
La situazione diventa drammatica soprattutto nelle grandi città italiane.
Il presidente del Simeu ha precisato che in altri paesi, come Gran Bretagna e Australia, l’attesa non supera mai le sei ore.
Gian Alfonso Cibinel ha anche precisato che molti infermieri e medici che lavorano presso i tanti presidi di pronto soccorso presenti in Italia hanno vergogna per la situazione che sta diventando sempre più problematica e critica.
Il presidente del Simeu ha dichiarato che tutto il personale che presta servizio presso il pronto soccorso: “Si vergogna di dover trattenere in barella per ore o giorni molti pazienti, in particolare i più anziani e fragili, in pronto soccorso sovraffollati dove non è possibile garantire al meglio sicurezza, tempestività, equità e rispetto della dignità personale. Si vergogna degli spazi fisici carenti e della tecnologia di supporto spesso mal funzionante”.
Gian Alfonso Cibinel ha reso noto inoltre che il personale dei pronto soccorsi, per la mancanza di personale, è costretto a turni di lavoro massacranti.
Gian Alfonso Cibinel ha anche riferito che per sensibilizzare l’opinione pubblica al congresso del Simeu che si svolgerà a Roma domani 6 novembre sarà discusso e poi in seguito approvato un documento unitario da presentare a tutte le istituzioni per denunciare lo stato di emergenza dei pronto soccorso in Italia.