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Rottame spaziale caduto nell’Oceano Indiano dovrebbe essere Snoopy di Apollo 10

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L’aereo che ha osservato e filmato l’impatto con l’atmosfera del rottame spaziale è partito nelle prime ore di ieri mattina da Dubai.

Il filmato mostra che il rottame spaziale al momento della collisione con l’atmosfera si è incendiato e si è diviso in due pezzi.

Gli scienziati non sanno se alcuni pezzi del rottame spaziale siano caduti nell’oceano indiano come si prevedeva.

Gli astronomi sono ora alla ricerca dei frammenti del rottame dispersi nell’oceano e stanno analizzando attentamente il filmato per comprendere se effettivamente era un modulo della astronave che fu lanciata nel 1969 che portò a termine la missione Apollo 10.

Come era previsto il rottame spaziale si è disintegrato a contatto dell’atmosfera e i suoi resti sono caduti nell’Oceano Pacifico a largo del Sri Lanka.

Non si sa ancora da dove provenga il relitto spaziale che ha lasciato una scia luminosa nel nostro cielo.

Ci vorranno mesi di studi prima che gli astronomi riescono a comprendere da quale resto di astronave anni fa il relitto spaziale si sia staccato.

Gli scienziati dell’Inaf di Bologna sono sicuri però che il relitto spaziale sia “Snoopy” il famoso modulo dell’Astronave che compì una delle missioni più importanti della storia dell’astronomia, Apollo 10.

Un pezzo della astronave soprannominato “Snoopy” che compì nel lontano 1969 la missione della Nasa denominata Apollo 10 cadrà nelle prime ore di domani mattina nell’Oceano Indiano.

A rendere nota la caduta del famoso rottame è stato l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) nei pressi di Loiano un comune molto vicino a Bologna.

Il rottame dell’astronave Apollo 10, che compì una missione che resterà per sempre nella storia dell’astronomia mondiale, si impatterà con l’atmosfera terrestre nelle prime ore di domani mattina, più precisamente quando in Italia saranno le 7,19.

Secondo quando previsto anche dall’Agenzia spaziale europea il rottame che si presume appartenga all’astronave Apollo 10 “Dovrebbe bruciare nell’atmosfera, ma potrebbero sopravvivere frammenti che potrebbero finire in acqua”.

A riferire che il rottame molto presumibilmente secondo i calcoli e le previsioni dell’Esa finirà nell’oceano pacifico è stato Ettore Perozzi responsabile per l’Esa del monitoraggio del pezzo che dovrebbe appartenere all’astronave che compì la missione Apollo 10.

Secondo Ettore Perozzi un pezzo del rottame dovrebbe cadere nelle vicinanze del Sri Lanka.

Perozzi ha anche detto che: “Un aereo con a bordo ricercatori della Nasa e dell’Esa seguirà l’impatto con l’atmosfera”.

Uno degli obiettivi della Nasa e dell’Esa è quello di scoprire, studiando la scia del rottame, se effettivamente appartiene all’astronave che servì alla missione di Apollo 10.

Il rottame spaziale fu scoperto nel lontano 2013 e fu identificato con il nome WT1190F.

Dal momento della sua scoperta ad oggi non si è riuscito a comprendere a quale astronave il rottame appartenga.

Il rottame spaziale secondo quando riferito dagli astronomi è lungo poco più di tre metri ed ha una forma che assomiglia molto ad un tamburo.

Attualmente il rottame è nell’orbita del nostro satellite Luna.

Secondo gli astronomi emiliani dell’Inaf il rottame è quasi sicuramente un pezzo dell’astronave che si avvicinò tantissimo alla Luna e che compì la missione Apollo 10.

 La missione Apollo 10 fu la prima che si avvicinò a soli 15 chilometri dal suolo lunare.

Fu definita dagli astronomi della Nasa come un grande successo anche se furono numerosi i problemi riscontrati durante la missione.

Subito dopo Apollo 10 ci fu la mitica missione Apollo 11 con il primo sbarco dell’uomo sulla Luna.

Ecco il video che mostra la  scia luminosa lasciata dal rottame spaziale nel cielo del Sri Lanka:

https://www.youtube.com/watch?v=lsRwQj6061I