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Hollande il blitz a Saint Denis è la conferma che siamo in guerra contro i terroristi

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Hollande ha ribadito la sua posizione sugli attentati del 13 novembre a Parigi.

Il presidente Francese ha detto che la Francia è pronta ad accogliere 30 mila profughi nei prossimi due anni provenienti dall’Iraq e dalla Siria.

Hollande a chiarito che il problema dei profughi non centra nulla con l’Isis: “Alcune persone hanno legato il movimento dei rifugiati dal Medio Oriente agli attacchi terroristici. Questo collegamento esiste perché le persone in arrivo dall’Iraq e dalla Siria vivono in zone controllate dallo Stato islamico e vengono uccise dalle stesse persone che ci hanno attaccato”.

François Hollande è determinato e deciso a portare avanti la guerra contro il terrorismo.

Il presidente della repubblica francese, durante un incontro con i sindaci, ha detto che lo scontro a fuoco avvenuto in seguito al blitz a Saint-Denis è la dimostrazione che la Francia è in guerra.

François Hollande ha detto che non è stata la Francia a decidere di fare la guerra ma l’Isis con gli attentati di Parigi: “L’Isis dispone di un esercito di risorse finanziarie, petrolifere, occupa un territorio, ha complicità in Europa, commette massacri laggiù e ha ucciso qui”.

Il presidente francese ha anche detto che prima che si arrivi alla fine della guerra ci vorrà tempo e i francesi dovranno “armarsi di pazienza e di fermezza”.

Hollande ha anche confermato che in Francia ci sarà ancora lo stato di emergenza: “Lo stato di emergenza restringerà temporaneamente le nostre libertà, ma le misure d’emergenza serviranno per ristabilire le nostre libertà in futuro”.

Il presidente della repubblica francese ha riferito che sono aumentati i controlli alle frontiere del paese e che: “I terroristi hanno voluto colpire l’idea stessa di Francia. È il Paese nel suo insieme che è stato attaccato”.

Hollande ha anche voluto precisare che “nessun atto xenofobo, anti musulmano e antisemita sarà tollerato. Noi dobbiamo essere implacabili contro ogni forma di odio”.

Subito dopo il discorso del presidente francese all’assemblea dei sindaci, i presenti hanno cantato l’inno francese la Marseillaise come era già accaduto qualche giorno fa alla riunione dei parlamentari a Versailles.

L’incontro con i sindaci francesi si è svolto al Palais des Congres di Parigi.

Francois Hollande ha concluso dicendo ai tanti sindaci presenti all’incontro che: “Il governo vuole aiutarvi a proteggere meglio i nostri connazionali e i poliziotti municipali finanziando il loro equipaggiamento, fornendo ai sindaci che lo vorranno le armi prelevate dai magazzini della polizia nazionale”.