La legge di stabilità per il prossimo anno ha avuto l’approvazione dal Senato e, dunque, prima di diventare legge dovrà essere discussa e votata dalla Camera.
Con l’approvazione della legge di stabilità al Senato ed in seguito con il si definitivo della Camera il canone Rai sarà pagato per la prima volta dagli italiani nelle bolletta elettrica.
Secondo quanto approvato dal Senato, il canone Rai non sarà pagato in un’unica soluzione ma in 10 rate, in modo da permettere alle famiglie italiane di non sentire il peso della spesa.
Il Senato ha anche approvato la riduzione del canone Rai che prima era pari a euro 113,50 che in seguito a tantissime discussioni è stato ridotto alla cifra di 100 euro.
Dal prossimo anno quindi il canone non dovrà più essere pagato come tassa autonoma ma in 10 rate inserite dal gestore delle energia elettrica nelle bolletta dell’elettricità.
In realtà, siccome quasi tutte le utenze elettrice domestiche sono pagate bimestralmente, anche il canone Rai sarà pagato ogni due mesi e quindi le rate effettive non saranno 10 ma 5.
Il pagamento del canone rai avrà inizio con la bolletta del bimestre gennaio-febbraio e terminerà con quella di settembre-ottobre.
Se un utente dovesse cambiare il suo fornitore di energia elettrica durante l’anno non ci saranno problemi per il canone rai che passerà autenticamente nella bolletta del nuovo fornitore.
Tutti coloro che hanno una fornitura domestica elettrica intestata ma che non sono proprietari di un apparecchio televisivo dovranno autocertificare di non essere i proprietari di alcuna tv.
Nel caso inverso, un utente che non ha intestata a se una bolletta elettrica ma è proprietario di un apparecchio telefonico dovrà pagare con le stesse modalità degli anni passati.
Saranno esentati dal pagamenti del canone Rai i proprietari di dispositivi mobili quali smartphone, tablet e pc portatili.
Le maggiori entrate che determinerà l’inserimento in bolletta del canone rai, da quanto reso noto da fonti governative, saranno destinate a aumentare le soglie di reddito per l’esenzione del canone che passerà da 6.500 euro a 8 mila euro per tutte le persone che hanno più di 75 anni.
Altre maggiori entrate saranno destinate alla riduzione della pressione fiscale sulle famiglie.