La Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano effettuato un eccezionale intervento.
Un team di medici ha svolto un’operazione su una neonata di soli 6 giorni che è consistita nell’asportazione di una grossa massa tumorale benigna.
La neonata che è stata chiamata dai medici Mirian, anche se il suo vero nome è un altro, subito dopo l’eccezionale intervento ha trascorso due settimane in ospedale e poi è stata dimessa; ora vive una vita normale in compagnia della madre e del padre.
L’intervento, che è stato definito dalla stampa di tutto il mondo eccezionale, è avvenuto lo scorso 3 novembre al Policlinico di Milano.
Lo staff dei medici che ha effettuato la delicatissima operazione era composto dal professor Ernesto Leva direttore della Chirurgia Pediatrica e dal professor Giuseppe Pomè uno dei più famosi cardiochirurghi pediatrici italiani.
L’intervento ha avuto una durata di circa due ore.
Il professor Ernesto Leva ha così spiegato la dinamica del difficilissimo intervento: “In 25 anni di un caso del genere non mi era mai capitato. Questo intervento ha caratteri di eccezionalità sia per la sua rarità, sia per la necessità di istituire un team multi-specialistico per pianificarlo e gestirlo in tutti i suoi aspetti. Solo un Policlinico Pediatrico vero è in grado di trattare patologie così complesse, dove sono necessarie specifiche conoscenze nel campo della medicina fetale ed una elevatissima competenza dei chirurghi e degli anestesisti. E solo qui alla Fondazione Ca’ Granda esistono tutte le competenze per farlo. I livelli di eccellenza per tutte le specialità richieste hanno consentito che questo intervento avesse un buon esito, e questo grazie alla competenza e professionalità di tutta la componente medica e infermieristica”.
Il tumore benigno è stato diagnosticato quando la piccola Miriam era ancora nella pancia della madre.
I medici, appena la bambina è nata, l’hanno dovuta intubare e la piccola Miriam per tutta la durata dell’operazione ha respirato artificialmente.
Miriam è nata lo scorso 23 ottobre e il tumore anche se benigno era così grosso che premeva il suo piccolo cuore, i polmoni e la trachea.
Subito dopo l’operazione, ancora per qualche giorno, Miriam ha dovuto rimanere intubata respirando artificialmente.