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M5S, Bologna bufera per email candidato sindaco che chiese di raccomandare un amico

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Luigi Di Maio, uno dei massimi dirigenti del movimento Cinque Stelle, sulle polemiche sorte per la candidatura di Massimo Bugani come sindaco di Bologna è stato chiaro: “Bugani è il candidato naturale del Movimento”.

Successivamente a tale dichiarazione, il deputato grillino napoletano si è anche rivolto a chi all’interno del Movimento negli ultimi giorni sta protestando contro la candidatura senza le primarie online di Massimo Bugani:  “Queste persone avrebbero dovuto farsi avanti prima”.

A contestare la nomina caduta dall’alto di Massimo Bugani come candidato sindaco del capoluogo emiliano è stato anche eurodeputato del movimento Marco Affronte: “A Bologna si è deciso di non rispettare le nostre regole. Semplici, democratiche, condivise. Questo ha aperto una ferita che resta scoperta e sta creando problemi. Forse ci sono ancora i tempi per rimediare: fare un passo indetto e consultare gli attivisti”.

Ad aprire la polemica sulla candidatura di Massimo Bugani come candidato sindaco di Bologna sono stati 90 attivisti emiliani del movimento che hanno firmato una petizione contro la decisione di non far svolgere nel capoluogo emiliano le primarie.

Anche il deputato emiliano Elisa Bulgarelli ha dichiarato di essere contraria alla decisione di non far svolgere le primarie a Bologna: “Se qualcuno in corso d’opera intende cambiare direzione e fare diventare i 5 Stelle un partito verticistico troverà in me un immenso ostacolo. Perché non solo non me ne vado da nessuna parte, ma ho intenzione di far rimanere il Movimento quello che abbiamo raccontato e promesso per anni”.

Tra i 90 attivisti che hanno firmato il documento contro la scelta di candidare Bugani come candidato alla poltrona di sindaco di Bologna ci sono diversi consiglieri sia comunali che provinciali del movimento.

L’eurodeputato Affronte ha anche detto che: “Mi auguro che si rispetti sempre il nostro metodo del voto aperto agli iscritti del Comune interessato, per una scelta libera fra più candidati e una composizione della lista in base alle preferenze. Solo così potremmo continuare a distinguerci dai Partiti. Per quel che mi riguarda sono certo che a Rimini si possa votare in tal senso: niente autocandidature tramite giornali, niente scorciatoie, niente delfini. Si vota e basta”.

Domani è atteso a Bologna l’arrivo di Alessandro di Battista al quale molti attivisti chiederanno spiegazioni sulla nomina di Bugani come candidato sindaco di Bologna.

Sembra che la decisione di Beppe Grillo di candidare senza le primarie Bugani sia nata dalla considerazione che a Bologna ci sono tantissimi sostenitori del sindaco di Parma Federico Pizzarotti considerato dal comico un dissidente all’interno del movimento.

Le primarie online avrebbero consentito a Pizzarotti di caldeggiare un suo nome.

Massimo Bugani, da sempre nemico di Pizzarotti, da Grillo e dai suoi è considerato un uomo vicino al movimento.

Però in queste ultime ore sono circolate anche notizie su una mail che Massimo Bugani aveva inviato a Andrea De Franceschi e Giovanni Favia nella quale chiedeva di raccomandare Nik il Nero un camionista famoso per il suo attivismo nel movimento.

Nik il Nero fu poi assunto nel team che si occupa della comunicazione del movimento in parlamento.