A Mestre eccezionale intervento, trapianto di gomito con ossa di cadavere
Un’operazione avveniristica è stata compiuta all’ospedale Angelo di Mestre dove sono state trapiantante delle ossa di un cadavere ad un uomo che non poteva più utilizzare il gomito.
L’operazione è perfettamente riuscita e l’uomo, che aveva perso la possibilità di utilizzare il gomito a seguito di disfunzioni cerebrali, dopo un periodo di riabilitazione, ha potuto nuovamente riacquistare la mobilità dell’arto.
L’uomo che ha attualmente 55 anni aveva perso la facoltà di utilizzare il gomito in seguito ad un infarto che gli aveva provocato un’ipossia cerebrale.
Grande soddisfazione per l’equipe del professor Andrea Miti che ha compiuto un intervento unico al mondo che è consistito nel trapiantare dell’ossa di un cadavere allo scopo di ridare mobilità ad un arto che l’aveva persa.
Il medico Andrea Miti dopo l’operazione ha ringraziato tutto il suo staff.
L’uomo che ha subito il trapianto del gomito ora è tornato a compiere dei gesti semplici, come vestirsi senza alcun aiuto, che prima dell’intervento erano per lui diventati impossibili.
Il professor Andrea Miti ha spiegato come è avvenuta la straordinaria operazione: “L’intervento non è il primo che viene effettuato, ma è di particolare interesse perché solitamente avviene su pazienti che hanno un tumore. In questo caso si è intervenuti in presenza di un blocco di un gomito a causa del quale si erano sviluppate ossificazioni, rimosse, però, come se fossero il tumore. Si è proceduto con la resezione dell’omero e dell’ulna asportando tutto ciò che era stato inglobato dall’ossificazione, dopodiché è stata inserita la protesi composita, con 5-6 centimetri di tessuto osseo ottenuto da cadavere”.
Il medico del plesso ospedaliero Angelo di Mestre ha precisato che l’intervento è avvenuto un anno fa e che ci sono volute 5 ore per effettuare il miracoloso trapianto.
Andrea Miti ha anche detto che: “L’uomo non ha recuperato tutta la mobilità ma gli è stato restituito il suo fisiologico flettersi e distendersi: ora può muoversi, vestirsi, compiere azioni anche se limitate dal fatto che ha bisogno di un deambulatore per camminare”.
Già in precedenza i medici dell’ospedale di Mestre avevano compiuti alcuni trapianti utilizzando le ossa di cadaveri.