Un’altra scossa di terremoto è stata registrata alle 0,02 di oggi a largo sempre della Sicilia nel Mar Ionio di magnitudo 2.0.
La scossa è avvenuta in mare a circa 78 chilometri dalla costa di Siracusa in Sicilia. Il movimento tellurico di lieve entità non è stato avvertito dalla popolazione della città siciliana.
Ieri diverse scosse sono state registrate sia in Sicilia che in Calabria tutte però avvenute in mare a diversi chilometri dalla costa.
Una forte scossa di terremoto è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma in mare a pochi chilometri di distanza dall’isola di Pantelleria. La scossa di magnitudo 4.2 è avvenuta ad una profondità di 20 chilometri dal livello del mare ed è stata avvertita dagli abitanti dell’isola di Pantelleria.
La protezione civile locale ha subito cercato di comprendere se la scossa, anche se avvenuta distante dall’isola, avesse provocati danni alle strutture pubbliche. Dalle verifiche effettuate la protezione civile ha reso noto che la scossa non ha provocato danni.
La forte scossa è stata registrata alle ore 13,26 di oggi. Subito dopo altre due eventi tellurici sono stati registrati in Sicilia. Il primo alle ore 19,05 di stasera, di magnitudo 2.4, sempre in mare a 135 chilometri di profondità nelle vicinanze di Messina e Reggio Calabria. Il secondo evento tellurico, di magnitudo 2.0, è avvenuto sempre nella stessa zona alle ore 21,37 ad una profondità di 117 chilometri. Nessuno dei due terremoti ha provocato danni.
Nella giornata di oggi un altro evento sismico di magnitudo 2,9 è stato registrato nelle vicinanze della costa calabrese a pochi chilometri da Amantea. Sia la Sicilia che la Calabria sono regioni definite dai sismologici ad altissimo rischio sismico e sono numerosi i terremoti che avvengono durante l’anno. I terremoti non possono essere previsti ma i sismologici conosco le zone dove è più facile che avvengono.
Non si esclude che durante la nottata possano avvenire nuovi eventi sismici a largo delle coste siciliane e calabresi anche più violenti di quelli fin qui registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma.