Pietro Macchi era conosciuto nella provincia di Varese, oltre per la sua capacità imprenditoriale, anche per la sua bontà. Il fondatore della Enoplastic dopo essere stato trasportato in ospedale con un’ambulanza non in ottimo stato decise di regalarne una all’ospedale di Varese.
Un gesto che tutti ricordano con grande piacere quello fatto da un uomo che sapeva farsi amare e riconoscere i meriti dei suoi lavoratori.
Pietro Macchi ha fondato un impero dal nulla e si è circondato sempre di persone di cui aveva massima fiducia.
Giovanna Macchi amministratrice della Enoplastic ha rivelato che il gesto compiuto dal padre che è stato il fondatore della azienda nei confronti dei suoi lavoratori doveva rimanere segreto.
Sono stati gli stessi dipendenti a voler rendere noto il grande e ultimo gesto del loro datore di lavoro.
Un gesto nobile quello di Pietro Macchi che ha voluto donare ai suoi dipendenti un milione e cinquecento mila euro che la figlia Giovanna ha così motivato: “È stato un gesto di riconoscenza di mio padre nei confronti delle persone che lavorano nella nostra azienda, alcune delle quali da moltissimi anni. Intere famiglie sono state e sono impiegate in Enoplastic. La nostra, nonostante i numeri siano cresciuti nel corso degli anni, è sempre rimasta una grande famiglia dal 1957 a oggi. Il lascito testamentario di mio padre è stato fatto con questo spirito”.
La Enoplastic è una delle aziende più floride in provincia di Varese, conosciuta in tutto il mondo ed ha filiali anche negli Stati Uniti d’America, in Nuova Zelanda, Australia e Spagna. L’azienda, creata nel 1957 da Pietro Macchi esporta, i suoi tappi per le bottiglie di vino in 80 paesi del mondo ed ha una struttura a Bodio Lomnago di 40 mila metri quadri dove prestato lavoro da intere generazioni 280 dipendenti.
Una notizia che in pochissimo tempo è diventata virale e sui social è stata postata in parecchie bacheche. Un gesto nobile che sarà ricordato dai suoi dipendenti per tutta la vita quello fatto da Piero Macchi. In un momento storico nel quale avere un posto di lavoro è una chimera e sono in molti i lavoratori che non sono retribuiti degnamenti, Piero Macchi prima di morire sei mesi fa lo scorso giugno all’età di 87, aveva deciso di donare ai suoi lavoratori un bonus di 1 milione e mezzo.
Piero Macchi era il proprietario dell’azienda Enoplastic che ha sede in Bodio Lomnago, piccolo comune in provincia di Varese. I lavoratori hanno trovato la lieta sorpresa dell’ultimo dono dell’uomo che per una vita è stato il loro datore di lavoro in una busta accompagnata da una lettera molto commovente scritta dalla moglie di Piero Macchi.
La Enoplastic fu fondata nel lontano 1957 dallo stesso Piero Macchi allora trentunenne. L’azienda, grazie alla grande dedizione di Piero Macchi e dei suoi dipendenti, è riuscita a conquistare un’importante fetta di mercato nella produzione nelle capsule per la chiusura delle bottiglie di vino.
La donazione è l’ultima grande dimostrazione di affetto che Pietro Macchi ha voluto fare alla sua azienda. L’imprenditore considerava i sui dipendenti come dei figli. La lettera scritta dalla moglie spiega i motivi della donazione: “Con questo gesto personale ha voluto ringraziare non solo il singolo individuo, ma l’intera ‘squadra’”.
E’ stato l’ultimo regalo di Natale di Piero Macchi ai suoi dipendenti. Per i dipendenti più giovani è stato predisposto un assegno extra di 2 mila euro, per quelli più anziani che da tempo lavoravano con Pietro Macchi l’assegno è stato molto più sostanzioso, 10 mila euro.
Per alcuni sui dipendenti, che il padron Macchi considerava speciali per i loro impegno e la loro abnegazione, l’assegno è stato di una cifra più elevata rispetto agli altri. Un Natale bellissimo, quindi , quello passato dai 280 dipendenti della Enoplastic che difficilmente scorderanno il grande gesto del loro datore di lavoro Piero Macchi.
Giovanni Macchi, figlia di Piero ed attuale amministratore delegato dell’azienda ha così commentato il gesto del padre: “Forse a qualcuno il gesto ha cambiato la vita e questo era in fondo lo scopo del lascito”. La notizia ha avuto risalto a livello nazionale e i dipendenti sono stati intervistati da numerosi telegiornali ed hanno tutti dichiarato che il regalo di Pietro Macchi è stato una bellissima sorpresa.