Canone Rai in bolletta si pagherà da luglio, possibile richiesta arretrati

La tanto annunciata rivoluzione del canone Rai è diventata realtà. Con l’approvazione della legge di stabilità del 2016 la tassa dovrà essere pagata con la bolletta del consumo di energia elettrica. Il pagamento avrà inizio dal prossimo mese di luglio e l’importo, secondo le indicazioni della legge di stabilità, sarà di 100 euro.

Tante novità per gli utenti Rai che non dovranno più preoccuparsi di pagare entro il 31 gennaio il canone ma il costo della tassa sarà imputato direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica. La tassa sul canone Rai è, secondo le stime del ministero dell’economia, quella più evasa dagli italiani; con il nuovo metodo di pagamento il governo conta di avere un maggiore introito pari a diversi milioni di euro.

Sembra però che le novità non siano terminate con l’inserimento da luglio nella bolletta dell’energia elettrica della tassa della Rai. Molti utenti sono allarmati dopo che si è diffusa la notizia che lo Stato potrebbe richiedere gli ultimi 10 anni di tassa che non sono stati versati. La richiesta degli arretrati potrebbe venire sempre nella bolletta del fornitore dell’energia elettrica già a partire dal prossimo luglio.

La notizia della possibile richiesta degli ultimi dieci anni di tassa ha allarmato non poco gli utenti e tanti hanno chiesto delucidazioni all’Unione dei Consumatori. La stessa Unione dei Consumatori ha richiesto una serie di chiarimenti al Governo, all’Agenzia dell’Entrate e alla Rai.

L’Unione dei Consumatori, per dare forza alle sue richiesta, ha ritenuto opportuno lanciare una petizione online per poter raccogliere più firme possibili e chiedere, così, maggiori chiarimenti sulla riforma del canone Rai. La petizione è visibile presso il sito ufficiale dell’associazione www.consumatori.it .

Il segretario dell’importantissima associazione, avvocato Massimiliano Dona ha chiarito che la prima richiesta fatta ai vertici della Rai è che venga al più presto istituito un numero verde gratuito. Attualmente, per chiedere informazioni sulla riforma della Rai, bisogna chiamare il numero 199 123 000 che ha un costo elevato di 14,49 centesimi al minuto.

Il segretario dell’associazione su questo punto ha detto che: “In primo luogo nella petizione chiediamo alla Rai, viste le migliaia di dubbi dei consumatori, di mettere a disposizione un numero gratuito, non a pagamento. Assurdo ed inaccettabile che da questa rivoluzione del canone in bolletta ci guadagnino pure, solo per dare chiarimenti”.

La stessa richiesta è stata anche fatta all’Agenzia dell’Entrate che non ha un numero verde ma il 848 800 444 è sempre un servizio a pagamento. Un’altra richiesta da parte dell’unione dei consumatori è quella che: “Agenzia delle entrate e Rai devono chiarire immediatamente che i vecchi abbonati Rai non devono pagare il canone in unica soluzione entro il 31 gennaio 2016 come hanno fatto per anni, ma devono attendere la bolletta di luglio. Attualmente lo dice una voce registrata, chiamando l’199 123 000, ma va scritto anche nella prima pagina del Televideo dedicata all’argomento e  a caratteri cubitali sull’homepage del sito della Rai www.abbonamenti.rai.it., nonché su quello dell’Agenzia delle entrate. Inoltre non sarebbe male se lo dicessero anche alla fine dei telegiornali, come hanno fatto per anni, ogni giorno, per settimane, quando i soldi ce li chiedevano”.

L’avv. Massimiliano Dona ha anche chiarito che l’Unione Consumatori ha richiesto al governo che allegata alla bolletta di luglio che conterrà la prima rata del canone RAI sia allegata anche l’autocertificazione con la quale l’intestatario della fattura dell’energia elettrica possa certificare di non essere il proprietario di un apparecchio televisivo e quindi non deve pagare alcuna tassa di possesso.

 La petizione prevede che il limite di esenzione al pagamento della tassa sia elevato a tutti coloro che hanno un reddito inferiore a 10 mila euro. Attualmente l’esenzione è prevista per gli utenti che hanno un reddito inferiore a 8 mila euro. Una ulteriore richiesta è l’abbassamento del canone rai, dagli attuali 100 euro a 77 euro.

L’ultima richiesta dei consumatori è quella che:”Paghiamo il canone, ma almeno fateci vedere tutti i canali Rai, da Rai 5 a Rai Premium, ossia gli altri Mux della Rai, che attualmente non coprono il territorio al pari di quello che trasmette Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Anche ai fini della raccolta pubblicitaria, dovrebbe essere interesse della Rai stessa coprire una fetta maggiore di territorio e della popolazione. Una modifica che, comunque, chiediamo di inserire nel prossimo contratto di servizio”.

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Lorenzo Costantino