Oggi, 1 febbraio 2014, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma ha registrato due nuove scosse una in Puglia e l’altra a in Umbria.
Dopo le forti scosse avvenute in Grecia domenica scorsa che sono state sentite anche in alcuni quartieri di Bari città e nel Salento e in provincia di Taranto.
Oggi la terrà ha tremato a Foggia ed in provincia.
L’Ingv ha registrato una scossa, di magnitudo 2.3, alle ore 9,34 ad una profondità di chilometri 6,3.
I comuni vicino all’epicentro che hanno avvertito l’evento sono stati: Foggia, Carapelle, Ortanova, Rignano Gargano, Ordona.
La protezione civile di Bari dopo le verifiche di rito ha reso noto che la lieve scossa non ha provocato nessun danno.
L’altra scossa di magnitudo 2.0 è stata registrata alle ore 1,34 della notte appena trascorsa ad una profondità di chilometri 12.
I comuni vicini all’epicentro dell’evento sono stati i seguenti: Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Costacciaro, Nocera Umbra, Sigillo, Valtopina in provincia di Perugia, Gualdo Tadino e Fabriano in provincia di Ancona, Esanatoglia, Fiuminata, Matelica, Pioraco e Sefro in provincia di Macerata.
La scossa in Umbria è l’ulteriore evento sismico avvenuto nella regione che da diversi mesi è interessata da uno sciame sismico senza precedenti che sta interessando la zona del bacino di Gubbio poco distante da dove è stata registrata la scossa di oggi.
Solo dall’inizio dell’anno a Gubbio l’Ingv ha registrato qualcosa come più di 100 scosse superiori a magnitudo 2.0.
Negli ultimi tre giorni a Gubbio sono state avvertite otto scosse ed oramai la gente ha paura delle continuo tremolio della terra ed alcuni abitanti hanno deciso di abbandonare, per il momento, le proprie abitazioni per essere ospitati da parenti o amici in zone più sicure.
Gubbio però, anche se è una cittadina che ha il centro storico costruito oltre mille anni fa, a retto alle notevoli sollecitazioni di questi ultimi mesi e questo è molto significativo e lascia ben sperare che anche ad una scossa di forte magnitudo la città possa contenere i danni.