Influenza stagionale il picco è in ritardo previsto per febbraio
E’ confermato che il tanto temuto picco dell’influenza che doveva avvenire durante le feste natalizie, a causa del tempo mite di questo pazzo inizio di inverno, si è spostato alla prima decade di febbraio. Anzi, secondo quando detto dal professor Giovanni Razza, il picco stagionale potrebbe anche non esserci quest’anno e l’influenza essere in verità meno virulenta di quella dell’anno scorso che, ricordiamo, colpì più di 4 milioni di italiani.
L’unica variante che potrebbe provocare un picco influenzale attualmente non pronosticabile può essere la ricomparsa dell’influenza suina che in Cina sta colpendo molte persone. Questo tipo di influenza è molto contagiosa perché si propaga solo con il fiato.
Il numero delle persone che sono state colpite dall’influenza sono, al momento, un milione; si teme però che ’arrivo del freddo, che è previsto già dal prossimo week end, possa provocare un aumento considerevole di persone colpite dal virus influenzale.
I medici consigliano in questo periodo di evitare gli sbalzi di temperatura che sono la causa principale dell’insorgenza dell’influenza e di cercare di nutrirsi quanto più possibile di frutta e verdura, soprattutto agrumi ricchi di vitamina C. E’ consigliabile bere molta acqua ed, inoltre, se la temperatura corporea dovesse salire più dei 39 gradi di rivolgersi subito al medico di famiglia che prescriverà la cura idonea per far scendere quanto prima la febbre.
Il ministero della salute ha reso noto, inoltre, che la fascia di età più colpita dall’influenza è quella da 0 a 4 anni. I medici ritengono che il virus dell’influenza se non curato potrebbe provocare problemi proprio ai più piccoli, alle persone che hanno superato i 65 anni di età e a tutti coloro che soffrono di patologie gravi agli apparati respiratori.
Il ministero della salute ha reso noto che il numero delle persone colpite dal virus influenzale è inferiore ai contagi dell’anno scorso in tutte le regioni diminuiti eccetto in Piemonte dove vi è stato un netto incremento.