Per i sondaggi politici elettorali, elaborati dall’istituto Ipsos, il M5S ha perso per strada molti consensi; i dati sono stati presentati durante la trasmissioni televisiva della RAI, Ballarò, da Nando Pagnoncelli, mentre, il partito del centro sinistra PD, risale la china ed, infine, il PDL ha una flessione abbastanza netta.
Entrando nel dettaglio, abbiamo una seguente situazione :
Il Partito delle Libertà, con il suo leader Berlusconi, si attesta come primo partito per i consensi, con una aliquota del 27,8 %; il PD è secondo con il 26,8 % , mentre il Movimento 5 Stelle, di Beppe Grillo, è terzo con il 21,2 %. Dopo questi tre grossi partiti, vi sono i partiti minori, Scelta Civica di Mario Monti, con il 6 %, Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola con il 4,1 % e poi la Lega Nord di Maroni con il 3,8 %. Indietro abbiamo l’UDC di Pierferdinando Casini con il 2,1 %, Fratelli d’Italia con l’1,6 %, Rifondazione Comunista con l’1,5 % e altri movimenti minori che in totale ottengono una quota del 5,1 % dei consensi.
Tutti questi numeri fanno capire, che l’avanzata incredibile, effettuata dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, durante le politiche nel febbraio 2013, ha avuto un grande regresso ( meno 2,4 %), come perde, dal camto suo, anche il partito del Cavaliere ( meno di un punto di percentuale).
In aumento, in questo scenario il Partito Democratico, che incrementa di mezzo punto di percentuale in sette giorni.
Cause probabili di questi cali per il PDL, la questione di ineleggibilità di Silvio Berlusconi, tale evento è diventato il cavallo di battaglia di tutta la propaganda del M5S;
In seno al Pd, si ricerca di dare una spiegazione al non voler votare l’ineleggibilità ( diventerebbe una vera problematica in seno al governo Letta, rompendo degli equilibri che sono poco stabili, ma che reggono solo per far uscire il paese, da una annosa crisi, sia economica che politica ), Epifani afferma: “Gli avversari politici si battono politicamente. Le scorciatoie sono un errore… Berlusconi ineleggibile poi diventa come Grillo, fuori dal Parlamento ma alla guida del Pdl come Grillo alla guida del suo movimento”.
Al quesito “Berlusconi è ineleggibile?” il 59 % degli intervistati hanno ribadito “sì”. Chiaramente grandi differenze a seconda del partito di provenienza. Questi i dati: ineleggibile per l’87 % degli votanti del centrosinistra; per il 92 % degli elettori del Movimento 5 Stelle; per ultimo solo 10 % degli votanti di centrodestra.
Ci sembra arduo credere, che tutti coloro, che sono favorevoli all’ineleggibilità di Silvio Berlusconi, sappiano con precisione gli impedimenti della questione concessioni pubbliche, ma comunque questo dato ci fa riflettere in due direzioni: Berlusconi è ancora oggi, in grado di accentrare l’elettorato come nessun altro in Italia ( per la parte del centro destra) ; il Partito Democratico di Epifani, invece è su una linea completamente opposta dal suo elettorato. Mentre il Movimento 5 Stelle ha scelto la giusta strategia per ottenere consensi.