L’amaro sfogo della ricercatrice contro la Giannini, non si vanti dei nostri successi
Dei trenta vincitori italiani della borsa di studi della comunità Europea ben 17 sono ricercatori che oramai pur di lavorare si sono trasferiti all’estero.
Il dato che dovrebbe molto far riflettere è ben evidente sul bando dell’Erc del 2015. L’Italia risulta essere al terzo posto come numero di vincitori però analizzando meglio i documenti, agli ultimissimi posti per i ricercatori che risultano vincitori della borsa studi che lavorano nel proprio paese.
Peggio dell’Italia ci sono solo i paesi dell’est d’Europa che hanno un’economia ancora in via di sviluppo come la Polonia, Bulgaria o la Romania.
Il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha pensato di fare una cosa gradita elogiando su Facebook i 30 giovani studiosi italiani che, anche se risultano essersi trasferiti all’estero, sono riusciti ad imporsi riuscendo a vincere mediante la presentazione di progetti di ricerca molto apprezzati, borse di studio di milioni di euro dalla comunità Europea.
Il ministro dell’istruzione aveva sottolineato nel suo post che tra i ricercatori italiani che avevano vinto le borse di studio c’erano molte donne. Il ministro Giannini ha voluto congratularsi, europea con il seguente post: “Soprattutto, colpisce il fatto che siamo primi per numero di ricercatrici che hanno ottenuto un riconoscimento. Complimenti ai nostri ricercatori e alle nostre ricercatrici!”, con i ricercatori ma soprattutto con le ricercatrici italiane che sono riuscite con il loro impegno e le loro idee a vincere le borse di studio della comunità.
Il ministro però non si aspettava certo la dura replica di Roberta D’Alessandro, una delle ricercatrici che ha vinto la borsa di studio di 2 milioni di euro della Comunità Europea. La ragazza italiana, che per continuare a seguire il suo sogno di essere una ricercatrice ha dovuto trasferirsi in Olanda, ha seccamente replicato al messaggio della titolare del dicastero dell’istruzione con il seguente post sempre su Facebook: “La mia ERC e quella del collega Francesco Berto sono olandesi, non italiane. L’Italia non ci ha voluto, preferendoci, nei vari concorsi, persone che nella lista degli assegnatari dei fondi ERC non compaiono, né compariranno mai. E così, io, Francesco e l’altra collega, Arianna Betti (che ha appena ottenuto 2 milioni di euro anche lei, da un altro ente), in 2 mesi abbiamo ottenuto 6 milioni di euro di fondi, che useremo in Olanda. L’Italia ne può evidentemente fare a meno”.
Il duro attacco di Roberta D’Alessandro non è terminato con la frase di risposta al ministro ma la ricercatrice ha continuato denunciando come funzionano in Italia i concorsi Universitari dove il sistema di meritocrazia non esiste e a vincerli ci sono persone scelte dall’alto. La risposta della ricercatrice è stata condivise in tantissime bacheche di Facebook ed ha ricevuto tantissimi commenti.
Segnaliamo uno in particolare nel quale un utente di Facebook ha così commentato la vicenda: “Bravi e complimenti. Questa classe politica prima fa espatriare i nostri giovani in altre nazioni .poi quando i nostri giovani si affermano nella loro creazioni o ricerche o invenzioni. Facendo parlare di loro in giro nel mondo. Questi scialli di politici pronti a prendersi meriti dei giovani italiani fatti scappare via per disperazione”.
Roberta D’Alessandro dopo l’inaspettato successo mediatico che ha avuto la sua risposta al ministro Stefania Giannini ha ringraziato tutti gli utenti di Facebook che hanno commentato e condiviso il suo post ed ha dichiarato che:”vedo solo ora che Facebook ha “filtrato” decine e decine di messaggi, che non ho ancora letto. Grazie davvero a tutti per l’incoraggiamento. Cercherò di leggere tutto e rispondere a tutti appena possibile. Vado a prendere una boccata d’aria – mi sta girando la testa! Grazie”.