Novità importanti sulla riforma delle pensioni potrebbero scaturire a breve. Il presidente della commissione lavoro Cesare Damiano ha dichiarato che presto presenterà un nuovo disegno di legge sulla flessibilità in uscita.
Il presidente della commissione, che ha ricoperto la carica di ministro del lavoro, ha rivelato che dal 2013 in commissione si sta lavorando alla presentazione del disegno legge che ha come obiettivo rendere più facile l’accesso alla pensione di chi ha già raggiunto il massimo dei contributi ma non il limite di età richiesto dalla riforma Fornero.
Secondo Cesare Damiano la modifica alla legge Fornero va apportata quanto prima. Il presidente della commissione lavoro ha ricordato che le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al più presto un incontro con il governo per discutere i problemi creati dalla riforma pensioni Fornero, ritenuta troppo rigida.
I sindacati hanno chiesto un incontro con il governo anche per discutere sugli esodati, sui lavoratori precoci e usuranti queste ultime due categorie molto svantaggiate dalla riforma Fornero. Cesare Damiano ha parlato anche della possibilità che con la delega per il sostegno della povertà, il governo possa decidere di apportare dei corposi tagli alle pensioni di reversibilità.
L’onorevole Damiano, esponente del partito Democratico, sulla possibilità dei tagli alle pensioni di reversibilità ha affermato che: “Per noi questo non è accettabile, si tratterebbe dell’ennesimo intervento dopo quelli, pesanti, del Governo Monti. La previdenza non puo’ essere considerata la mucca da mungere in ogni stagione per risanare i conti dello Stato. La prima cosa da discutere e’ la flessibilita’: i lavoratori piu’ anziani devono poter andare in pensione in modo anticipato per lasciare il posto di lavoro ai giovani”.
Per smorzare le polemiche sui possibili tagli alle pensioni di reversibilità ha rilasciato le seguenti dichiarazioni l’attuale ministro del lavoro Giuliano Poletti: “La polemica sulle pensioni di reversibilità è totalmente infondata. Evidentemente c’è chi cerca facile visibilità e si diletta ad inventare un problema che non c’è per poi poter dire di averlo risolto. La proposta di legge delega del Governo lascia esplicitamente intatti tutti i trattamenti in essere. Per il futuro non è allo studio nessun intervento sulle pensioni di reversibilità; tutto quello che la delega si propone è il superamento di sovrapposizioni e situazioni anomale. Ribadisco che il Governo vuole dare e non togliere: per questo, per contrastare la povertà, nella legge di stabilità è previsto lo stanziamento di 600 milioni per il 2016 e di 1 miliardo strutturale a partire dal 2017”.