nte il primo turno di elezioni: Ignazio Marino (PD) e Gianni Alemanno (PDL).
Non essendoci i sondaggi, non ci sono dati aggiornati; comunque, il sindaco uscente Alemanno, ha una distanza di 12 punti, tuttavia al secondo turno tutto può succedere, entrando in gioco le altre forze e soprattutto il partito dell’astensionismo.
Facciamo un punto della situazione, in merito ai risultati al primo turno:
In vantaggio su tutti, si attesta Ignazio Marino, con il 42,60% dei voti, in seconda posizione c’è Gianni Alemanno, con il 30,27 %. Il Centro-Sinistra ha un enorme vantaggio di consensi popolari. Tanto e vero che il Partito Democratico ha avuto 267.605 voti, diventando il primo partito a Roma.
La coalizione di Centro-Sinistra, è composta dalla lista civica Marino Sindaco che ha ottenuto 75.494 voti, Centro Democrat
ico 14.735 voti e Sinistra Ecologia e Libertà con voti 63.728. Altri voti, per l ‘esattezza 6.299 sono arrivati mediante i Verdi ecologisti e reti civiche e per ultimo 5.853 dal Partito Socialista Italiano.
La situazione sembra molto contorta e complessa , ed in merito a ciò l’imprenditore Alfio Marchini,( uno dei candidati perdenti al primo turno) ha affermato che necessità una discontinuità, e pensa che non sia possibile con Alemanno, in aggiunta ha esposto 12 punti programmatici che sui quali aspetta risposte da parte dei due sfidanti al ballottaggio.
L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, risponde affermando che ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità e afferma che bisogna considerare per analizzare il voto al primo turno, l’aspetto della larga decisione da parte dei romani di non andare al voto ( astensionismo).
Voci insistente affermano, che il cavaliere non tornerà a Roma per il ballottaggio al fine di appoggiare Alemanno, e pensa c
he ha fatto già il possibile e quindi attende il risultato dei cittadini romani al secondo turno.
Il centro sinistra, con la vittoria al primo turno con Ignazio Marino, conduce anche la sfida sui 15 Municipi della Capitale. ( hanno già ottenuto il XII Municipio , che comprende una vasta aerea da Monteverde a Massimina, con Cristina Maltese ( Pd ) ha vinto col 50,17 % su Antonio Aumenta del Pdl.
Invece sarà secondo turno per i restanti 14 municipi, tra centro sinistra ( in vantaggio sulla maggior parte ) e centrodestra.
In tutta Roma, il partito degli astensionisti, ha fatto la sua comparsa anche nella scelta dei presidenti di Municipio. Qua
Disfatta per il centrista Matteo Costantini, anche se ha sviluppato una complessa campagna elettorale, non ottiene che il 2 %. Vantaggio sicuro di Susi Fantino (Sel) nel Municipio VII, mentre ottengono un buon margine Giammarco Palmieri e Andrea Santoro in V e IX. Lotta al ballottaggio invece per la guida del XIII, con Valerio Barletta del Pd al 39,4% che vince per mille voti su l’uscente Daniele Giannini, attestato al 37,6%.si alla vittoria al primo turno, Andrea Catarci di Sel in ottavo, il presidente uscente ottiene il 49,3%, col suo partito che a Garbatella sfiora il 12 %. Tra le sfide, più che si attendevano tipo quella del centro storico (Municipio I), dove Sabrina Alfonsi per tre punti (47,4%) non ottiene il risultato pieno su Sergio Marchi, ex assessore della giunta Alemanno, fermo al 29%, favorito dal 6,2% ottenuto dall’ex senatore democratico Lucio D’Ubaldo in appoggiato dalla lista di Alfio Marchini.
Stessa sorte di Alemanno, i candidati del movimento 5 stelle che non ottengono nessun ballottaggio per i Municipi, raggiungendo la quota che varia tra il 10 e il 14%.