Sono passati diversi anni prima che finalmente Albert Woodfox un detenuto afroamericano fosse scarcerato. Il momento tanto atteso da molte associazioni per i diritti umani è arrivato il giorno del sessantanovesimo compleanno del detenuto accusato di un omicidio che si è sempre dichiarato innocente.
Albert Woodfox ha lasciato il carcere di Angola dopo 43 anni vissuti in totale isolamento, vivendo da solo in una cella senza poter entrare in contatto con nessun altro prigioniero. Albert Woodfox ha compiuto 69 anni proprio venerdì scorso giorno in cui i giudici della Louisiana hanno deciso, dopo 43 anni in isolamento, di ordinare la scarcerazione.
Nelle notte tra venerdì e sabato, Albert Woodfox ha riconquistato la sua libertà dopo che dal 1972 ha vissuto in una piccolissima cella senza mai parlare con nessuno e avendo solo un’ora di libera. Non si sa a 69 anni Albert Woodfox cosa farà ma di certo la sua vita resterà per sempre segnata dai tanti anni passati in prigione.
Una notizia straordinaria arriva dagli Usa, Albert Woodfox è stato scarcerato dopo aver trascorso in galera 43 anni. L’uomo, infatti, arrestato 43 anni fa e tenuto tutti questi anni in isolamento è tornato libero perché ha patteggiato. Albert Woodfox che oggi ha 69 anni è afroamericano e faceva parte delle Pantere Nere.
Quella de “Le Pantere Nere” o “Black Panther Party” è stata un’organizzazione nata agli inizi degli anni sessanta contro le discriminazioni raziali che erano a quell’epoca uno dei maggiori problemi degli Stati Uniti d’America e nel mondo.
Le Pantere acquisirono negli anni anche una rilevanza politica tanto da essere riconosciute anche fuori dagli Stati Uniti D’America. In seguito però il movimento delle Pantere Nere terminò di esistere per divisioni interne ed anche per la repressione attuata dal governo degli Stati Uniti d’America.
E’ stato rinchiuso per 43 anni in un carcere della Louisiana e mai un uomo ha trascorso tanti anni in galera negli Stati Uniti d’America. Albert Woodfox è stato liberato dopo 43 anni perchè il suo legale ha presentato al giudice federale una richiesta di patteggiamento e il giudice federale ha dato un parere positivo alla richiesta.
Il reato di cui era accusato Woodfox è rapina a mano armata ma anche per avere ucciso nel 1972 di Brent Miller. Per l’assassinio di Brent Miller che era una guardia carceraria di Angola, in Louisiana, Albert Woodfox non ha mai confessato ma, al contrario, ha sempre gridato la sua estraneità ai fatti.
Albert Woodfox fu accusato per quel reato insieme a un altre due uomini, Robert King e Herman Wallace. Dopo la condanna fu arrestato e rinchiuso in carcere in isolamento.
Albert Woodfox trascorreva la sua giornata da solo tra quattro mura e aveva solo un’ora al giorno per stare all’aria aperta ma sempre in manette e sempre da solo in uno spazio limitatissimo. Invece, Robert King fu rimesso in libertà nel 2001 mentre Herman Wallace diversi anni dopo, nel 2013, e dopo soli tre giorni morì per un tumore al fegato.
Una storia incredibile quella di Albert Woodfox che è diventata in pochissime ore una delle più cliccate sul web. L’uomo è riuscito a resistere a 43 anni di duro isolamento avendo un unico pensiero fisso, quello che un giorno sarebbe uscito dalla prigione e sarebbe tornato ad essere un uomo libero.
Albert Woodfox era uno dei tre prigionieri rinchiusi nel carcere di Angola che erano costretti all’isolamento 23 ore su 24. Il carcere si chiama di Angola perché è stato costruito dove prima esisteva una piantagione in cui lavoravano tantissimi schiavi chiamata appunto Angola. All’uscita dal carcere Albert Woodfox non ha rilasciato nessuna dichiarazione ma nei prossimi oggetti molti giornalisti tenteranno di intervistare l’uomo che per 43 anni è rimasto chiuso in una cella in isolamento.