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Mal di testa ecco il vaccino anti emicrania

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Il mal di testa ora potrà essere evitato con un vaccino creato da un gruppo di ricercatori italiani. Gli studiosi di un importante centro di ricerche italiano hanno riscontrato che non esiste un farmaco specifico per curare il mal di di testa.

Il mal di testa viene curato con medicinali creati per altre patologie. Il nuovo vaccino, invece, riesce a fermare l’anticorpo che è la causa del mal di testa. Questo vaccino sarà sperimentato per sei mesi su pazienti che soffrono di emicrania cronica.

Chi non ha mai sofferto di mal di testa almeno una volta nella vita? Sono stati tantissimi gli studi svolti per comprendere le origini del mal di testa e, soprattutto, come curarlo. Il mal di testa è forse la patologia più vecchia al mondo e fino ad ora non ha mai avuto un farmaco appositamente creato per combatterla. I medicinali somministrati contro il mal di testa sono farmaci che spesso sono utilizzati per altri tipi di malattie.

Una ricerca svolta da alcuni studiosi romani ha scoperto un farmaco che può essere validissimo per combattere il fastidiosissimo mal di testa.

Il farmaco scoperto è stato definito dai ricercatori italiani un anticorpo “intelligente” che è capace di individuare ed eliminare una sostanza scientificamente denominata CGRP (Calcitonin Gene Related Peptide) che quando prodotto dal nostro corpo  in eccesso determina l’insorgenza dell’emicrania. Lo studio su come sconfiggere il mal di testa è stato condotto all’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma ed ha avuto un grande risalto mediatico.

Il Professor Piero Barbanti, capo del famoso centro di ricerca romano, ha così illustrato lo studio effettuato dal suo team:  “I risultati sperimentali pubblicati finora sono molto promettenti e indicano una riduzione degli attacchi superiore al 62% dopo 3 mesi ed una alta percentuale di responders (74%). L’anticorpo viene iniettato sottocute una volta al mese per alcuni mesi consecutivi e la tollerabilità appare ottima, a differenza della maggior parte delle cure preventive finora utilizzate che possono invece indurre sonnolenza, astenia e aumento di peso”.

Il Professor Barbanti ha reso noto che in via sperimentale il farmaco sarà utilizzato sui pazienti che soffrono di emicrania cronica e cioè in tre mesi almeno per 15 giorni. Il medico romano ha però svelato che se l’esperimento produrrà buoni risultati il medicinale potrà essere utilizzato anche dai pazienti che soffrono di mal di testa episodico.

Il Professor Barbanti ha anche affermato che il mal di testa è una delle patologie più complesse: “non può mai tradursi in “mi dia una cura” perché al paziente è richiesto un attento monitoraggio degli attacchi, un contenimento dell’uso improprio di analgesici e un trattamento delle eventuali situazioni (vedi stress, depressione, ansia) che alimentano la sua patologia”. Quindi nuove speranze arrivano da uno studio tutto italiano contro il mal di testa.