Lorenzo Insigne, al momento dell’aggressione, non era solo in auto, ma era in compagnia di altri due amici. La rapina a mano armata, non è avvenuta come riferito in un primo momento alle 24,00 di sabato, ma alle 22,30.
I due rapinatori hanno aperto la portiera lato guida della Mercedes di Lorenzo Insigne ed hanno intimato al giocatore di scendere dall’auto e di consegnare due bracciali che indossava e un prezioso orologio. Subito dopo la rapina i malviventi sono fuggiti a bordo di un grosso scooter.
Per Lorenzo Insigne ieri è stata una giornata che difficilmente scorderà. Il forte giocatore del Napoli intorno alla mezzanotte, dopo aver trascorso la serata in compagnia di amici, è stato accerchiato e derubato da un gruppo di ladri.
L’incredibile avvenimento è avvenuto a Napoli nel quartiere di Mergellina. Insigne stava trascorrendo una serata con amici in compagna della sua inseparabile moglie Jenny. Il giorno dopo il fantasista doveva partire per Firenze per giocare la delicatissima sfida contro la squadra Viola.
Lorenzo Insigne, all’uscita del locale dove aveva cenato con alcuni amici, è stato raggiunto da due malviventi in scooter. Il giocatore del Napoli è stato fatto scendere dalla sua auto quando era fermo con il veicolo ad un semaforo di viale Gramsci nel quartiere di Mergellina.
I due ladri hanno puntato una pistola al capo di Lorenzo Insigne e gli hanno intimato di scendere dall’auto. Lorenzo Insigne è stato costretto a consegnare a due malviventi un orologio Rolex e due bracciali con incastonati alcuni diamanti.
I due uomini, prima di scappare, hanno chiesto ad Insigne di dedicargli una rete nella partita contro la Fiorentina che si giocherà stasera. Il giocatore del Napoli, ieri mattina, si è presentato al commissariato di Frattamaggiore ed ha sporto denuncia contro ignoti.
L’attaccante del Napoli non ha voluto rilasciare dichiarazione e dopo essere andato dai carabinieri, si è recato a Castel Volturno dove ha sostenuto l’ultimo allenamento prima della gara contro la Fiorentina. Sono stati diversi i giocatori del Napoli che in questi ultimi anni sono stati vittime di aggressioni e di rapine. Solo qualche anno fa furono derubati i due difensori partenopei Zuniga e Portanova e clamorose furono le rapine ai due attaccanti partenopei Lavezzi e Cavani.
Vittima di una violenta rapina è stata ultimamente anche la compagna di Marek Hamsik che già era stato derubato nel 2008 e nel 2011. In passato si era pensato che ci fosse un vero disegno criminale dietro le continue rapine ai giocatori del Napoli. A confermarlo fu Salvatore Russomagno, uno dei maggiori pentiti di camorra, che nel 2013 rilasciò importanti dichiarazioni al riguardo che sono ancora allo studio della magistratura napoletana.
Salvatore Russomagno asserì che dietro le continue rapine ai giocatori del Napoli ci fosse: “una regia degli ultrà che avrebbero organizzato le aggressioni per chi rilasciava dichiarazioni contro il tifo violento o chi non partecipava a inviti di eventi organizzati dai capotifosi”.