Da due giorni è in vigore in tutta Italia la ricetta elettronica. Dalle notizie che pervengono sembra che tutto stia procedendo senza alcun intoppo. La ricetta elettronica ha sostituito quella rossa che dallo scorso 1 marzo è andata in pensione.
La ricetta elettronica consente di poter ritirare da tutte le farmacie italiane le ricette prescritte.
L’associazione dei medici di base ha reso noto però che non tutti i medicinali potranno essere acquistati con la ricetta online: “esclusi dal nuovo metodo solo alcuni farmaci come gli stupefacenti– prosegue Milillo- l’ossigeno, le prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, i farmaci con piano terapeutico Aifa. La ricetta elettronica, in compenso, vale in tutte le farmacie del territorio nazionale, sia pubbliche che convenzionate. Questo significa che i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza. Una piccola rivoluzione, soprattutto per chi viaggia spesso o lavora lontano da casa, poiché fino ad oggi una ricetta di un medico sardo, ad esempio, non valeva oltre il Tirreno, e chi si trovava fuori casa era obbligato a pagare il medicinale per intero. Solo alcune regioni avevano previsto un sistema di rimborsi, per cui però erano necessari permessi speciali e lunghi tempi di attesa”
Ieri 1 marzo, è stato il primo giorno dell’entrata in vigore della nuova ricetta elettronica. Il decreto legge che prevedeva l’eliminazione della ricetta rossa in favore di quella elettrica era stato approvato, dall’esecutivo Renzi, lo scorso dicembre.
Una rivoluzione, quella partita ieri che ha coinvolto milioni di italiani e che ha portato indubbi vantaggi ed anche qualche disagio che, forse, con il passare del tempo andrà pian piano scemando.
I vantaggi sono che i cittadini possono acquistare il farmaco pagando il ticket in tutta Italia, per il momento il sistema informatico ha registrato problemi solo in Campania. Prima dell’entrata in vigore della ricetta elettronica il farmaco poteva essere acquistato pagando il ticket solo nella regione di residenza.
L’uso della ricetta elettronica non ha ancora determinato l’abolizione della carta. I medici di base, per un lasso breve di tempo, oltre ad utilizzare il sistema informatico nazionale per prescrivere un farmaco o una visita specialistica, compileranno anche un documento cartaceo come promemoria per il cittadino e che possa anche essere utilizzato nel caso una farmacia sia momentaneamente offline.
La nuova ricetta elettronica è in vigore in tutta Italia, eccetto ancora la Campania regione in cui vi sono ancora problemi con il sistema informatico.
Nei primi due giorni di ricetta elettronica non vi sono stati particolari intoppi. In particolare le farmacie non hanno avuto alcun problema e anche i cittadini sembra che si siano adeguati molto rapidamente.
L’unica perplessità sul nuovo sistema informatico che ha mandato in pensione la storica ricetta rossa è stata formulata dal segretario della Fimmg, Giacomo Milillo, che ha dichiarato: “Dietro i vantaggi della dematerializzazione si cela un rovescio della medaglia. Qualcuno ha confuso gli studi medici con quelli dei Caf, vista la mole di dati anagrafici, codici di esenzione dai ticket, adesso anche quelli di erogabilità e appropriatezza e quant’altro dovremo verificare”.
con la ricetta elettronica non sono prescrivibili fino al 2017 solo alcuni farmaci quali gli stupefacenti e l’ossigeno e i medicinali inclusi piano terapeutico Aifa.
La ricetta elettronica è formula dal medico di base utilizzando il sistema informatico appositamente predisposto dal ministero della salute.
Il medico di base dovrà inserire il nome del paziente e il suo codice fiscale e la denominazione del farmaco prescritto o la visita medica da effettuare.
Il cittadino potrà rivolgere, per acquistare il farmaco, in tutte le farmacie presenti sul territorio nazionale e dovrà pagare il ticket della regione in cui è ubicata la farmacia.