Il Pubblico Ministero, Marcello Musso, ha chiesto la pena di 26 anni di reclusione per Alexander Boettcher per i reati di associazione per delinquere e lesioni gravissime. Una richiesta giustificata dallo stesso pm, alla fine della sua requisitoria, con le seguenti parole: “26 anni è la pena giusta”.
Secondo il pubblico ministero, l’aggressione perpetrata nei confronti di Stefano Savi è stato “il più grave fra tutti gli episodi contestati a Boettcher e Levato, consistite nello sfregio permanente di Stefano Savi, oltre che delle ridotte funzionalità di vista, tatto e olfatto”. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Stefano Savi fu aggredito con una sostanza corrosiva da Boettcher e Levato perché lo avevano scambiato per Giuliano Carparelli.
In seguito, Alexander Boettcher e la Levato si accorsero dell’errore e cercarono di sfigurare con l’acido anche Giuliano Carparelli ma l’uomo riuscì a sfuggire all’agguato. Il Pm Marcello Musso ha chiesto per Alexander Boettcher la pena di 21 anni per aver sfigurato Stefano Savi e la pena di 5 anni di reclusione per il tentativo di aggressione a Giuliano Carparelli.
Il pubblico ministero ha anche contestato ad Alexander Boettcher i reati di rapina, per aver rubato il cellulare di Giuliano Carparelli e di furto, per lo scambio di targhe effettuato sul veicolo utilizzato per l’agguato.
L’avvocato difensore di Alexander Boettcher, subito dopo la requisitoria del pubblico ministero, ha dichiarato che la “Richiesta è sproporzionata”.
Il pubblico ministero Marcello Musso ha iniziato la sua lunga requisitoria con le seguenti parole: “Questo processo è un viaggio ne dolore. Narcisismo, sadismo, antisocialità e spiccate responsabilità criminali sono le caratteristiche della coppia composta da Martina Levato e Alexander Boettcher, qui a giudizio”.
I fatti risalgono a novembre 2014. La compagna di Alexander Boettcher, Martina Levato è stata già condannata per l’aggressione a Stefano Savi a 16 anni di carcere.
I legali di Martina Levato scelsero di far giudicare la propria assistita con il rito abbreviato. Per l’aggressione a Stefano Salvi è stato condannato a 9 anni di reclusione Andrea Magnani ritenuto complice della coppia.
Parole durissime sono state pronunciate dal pm Marcello Musso su Alexander Bottcher che è stato definito dal magistrato: “sadico, malvagio e psicopatico, ma non per questo incapace di intendere e di volere”. E per questo pienamente responsabile degli atti che gli sono contestati”.
Secondo il pm la crudeltà di Alexander Bottcher sarebbe “particolarmente evidente dai filmati raccapriccianti mostrati in aula”. In particolare quel video in cui si vede Boettcher che decapita galline, non certo per mangiarle, ma per puro sadismo psicopatico. E quell’altro filmato in cui l’imputato invita in modo pressante Martina a bere la propria urina. E ancora, quello in cui Boettcher scarnifica la coscia della sua ragazza”.
Il pubblico ministero ha anche detto che Alexander Bottcher è un “figlio di papà, perditempo dissipatore della ricchezza di famiglia, che si atteggia a Dio”.
Marcello Musso chiude la sua requisitoria chiedendo il massimo della pena perché “sia severa e commisurata alla gravità dei fatti. Mentre nel processo per omicidio la vittima è assente e tumulata, nel caso degli sfregiati dell’acido la vittima è presente, è parte processuale. Questo aumenta la percezione del male”.