Una decisione sofferta quella presa da Robert De Niro, il grandissimo attore italo americano, che ha deciso per le troppe polemiche che ha provocato, di ritirare il film contro i vaccini che doveva essere proiettato in prima visione all’importante manifestazione del Tribeca Film Festival di New York.
Robert De Niro è l’organizzatore dell’importante festival che si svolge ogni anno a New York ed ha deciso di far ritirare il film “Vaxxed: from cover-up to catastrophe” che in italiano significa “Vaccinati: dall’insabbiamento alla catastrofe” per le furiose polemiche che ha determinato.
Il film oggetto di tante polemiche è stato realizzato da Andrew Wakefield, che è un regista ma anche un medico che ha voluto proporre al grande pubblico una sua ricerca sugli effetti delle vaccinazioni che possono provocare nel bambino l’insorgenza dell’autismo.
Lo studio di Andrew Wakefield si concluse nel 2010 e fu pubblicato da una delle più prestigiose riviste scientifiche del mondo “The Lancet”.
Nel film “Vaxxed: from cover-up to catastrophe” il regista sostiene che il governo degli Stati Uniti d’America ha taciuto su molti studi che hanno dimostrato la correlazione tra le vaccinazioni e l’aumento dei casi di autismo. Il regista, che è anche medico, subito dopo la pubblicazione del suo studio avvenuta nel 2010 fu radiato dall’albo dei medici.
Robert De Niro è particolarmente interessato all’argomento del film di “Vaxxed: from cover-up to catastrophe” perché è il padre di Elliot, un ragazzo che ha da poco compiuto 18 anni, che ha problemi psichici.
De Niro ha comunicato la sua decisione di non far proiettare il film tanto discusso con le seguenti dichiarazioni rilasciate in una breve ma concitata conferenza stampa: “Non credo che il film possa contribuire alla discussione come avevo sperato”.
Robert De Niro aveva deciso che doveva essere proprio il film di Andrew Wakefield ad aprire il Tribeca Fim Festival di New York che si svolgerà nella grande città americana dal 13 al 24 aprile,
La reazione del regista è arrivata subito dopo la notizia della decisione dell’esclusione del film dal festival. Andrew Wakefield ha dichiarato che:”Siamo stati testimoni di un ennesimo esempio del potere di interessi corporativi che censurano la libertà di parola, l’arte e la verità”.