Le modifiche alla legge Fornero sono sempre più al centro del dibattito politico anche se tutto sembra concentrato in questo momento storico sulla possibilità per Enrico Letta di continuare o meno con il suo esecutivo o se vi sarà un avvicendamento alla guida del paese con Matteo Renzi.
A parlare di riforma delle pensioni e in specifico degli esodati ieri è stata la terza carica dello stato, il Presidente della Camera Boldrini, che ha sollecitato i parlamentari a presentare un disegno legge che modifichi la legge Fornero e che permetti al più presto l’accesso alla pensione di tutte quelle persone, gli esodati appunto, che con l’attuale riforma pensionistica si sono ritrovati senza lavoro e senza nessun sostentamento.
In ballo per i lavoratori precoci e per tutti i lavoratori che hanno compiuto il sessantaduesimo anno di età ed abbiano accumulato almeno trentadue anni di contributi vi è la proposta del Ministro del lavoro Enrico Giovannini del “prestito pensionistico”.
Il progetto del ministro prevede che chi ha i requisiti sopra menzionati possa volontariamente chiedere l’accesso al “prestito pensionistico” con il ricevimento di un assegno mensile del 90% dell’importo pensionistico realmente maturato,
Al compimento del sessantaseiesimo anno di età il lavoratore restituirà il “prestito pensionistico” con una ritenuta alla fonte della pensione dall’8 al 10%.
I quota 96 del comparto scuola sono in attesa che il disegno di legge presentato dagli Onorevoli Ghizzoni e Marzana che prevede il ripristino dei requisiti pensionistici esistenti per i lavoratori della scuola prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero nel 2011 venga esaminato e giudicato positivamente dalla Commissione Bilancio della Camera per poi iniziare l’iter parlamentare per la definitiva approvazione.