Novità clamorose sul referendum previsto per il prossimo 17 aprile sulle “trivelle”. Secondo le ultime notizie è stato presentato un ricorso da parte del partito Radicali italiani e dal Codacons al Tar del Lazio con la richiesta di far annullare il decreto che è stato emanato dal governo lo scorso 16 febbraio.
Il decreto del 16 febbraio, emanato dal governo Renzi, ha fissato come data per le elezioni referendarie il prossimo 17 aprile.
Se il tar dovesse decidere di accogliere il ricorso del Codacons e dei Radicali italiani il referendum non si svolgerebbe più il prossimo 17 aprile ma potrebbe essere accorpato alle prossime amministrative che molto probabilmente si svolgeranno il prossimo 5 giugno.
Il Codacons ha così commentato la presentazione del ricorso di urgenza: “Da giorni si sta spendendo a parole per il ‘sì’ al referendum, ma nei fatti dimostra assai meno determinazione. A differenza di altri enti locali, come ad esempio il Comune di Napoli, la Regione Puglia non ha appoggiato il ricorso Codacons promosso dinanzi al Tar del Lazio”.
I dirigenti del Codacons ritengono che “sarebbe bastato al governatore Emiliano depositare un intervento al Tar per appoggiare il ricorso e chiedere ai giudici di optare per l’election day in modo da scongiurare il pericolo che non si raggiunga il quorum al referendum e tutelare così realmente il territorio pugliese”.
Il governatore della Puglia Michele Emiliano è intervenuto sul ricorso presentato dal Codacons e dai Radicali italiani: “Purtroppo la notizia del ricorso al Tar Lazio per chiedere l’accorpamento della consultazione referendaria alle elezioni amministrative mi era sfuggita. Ho già dato disposizione all’Avvocatura Regionale di intervenire nel giudizio ad adiuvandum”.