Lucio Battisti, una alunna ha chiesto se era fascista, il prof le dà 4 e una nota di demerito
Lucio Battisti è stato il mito di un’intera generazione. Una leggende della musica leggera italiana che è venuto all’improvviso a mancare qualche anno fa. Se ne andato nel silenzio, senza far trapelare in alcun modo che negli ultimi anni della sua vita era malato.
Lucio Battisti è morto quando aveva solo 55 anni, il 9 settembre 1998. Nella sua lunghissima carriera il cantante nato a Rieti ha venduto 25 milioni di dischi ed è considerato uno dei mostri sacri della musica italiana.
Una studentessa affascinata dal mito del grande Lucio Battisti ha chiesto ad un professore di musica se era vero che il cantautore fosse fascista. Il professore non ha voluto rispondere alla domanda della ragazza anzi ha voluto punire la curiosità dell’adolescente con un 4 in pagella e una nota sul registro.
La ragazza di 13 anni, una delle più brave della classe, non si aspettava una simile reazione. I genitori della studentessa hanno chiesto spiegazioni sulla decisione ritenuta eccessiva del professore al presidente dell’istituto che fino ad ora non si è espresso pubblicamente.
Una ragazzina di soli 13 anni bravissima a scuola, durante l’ora di musica, si è lasciata andare ad un commento che ha provocato non poche polemiche.
La ragazzina si è rivolta al professore ed ha detto: “Prof, io ho sentito dire che Battisti era fascista”. La dichiarazione dell’adolescente ha mandato su tutte le furie il professore che ha deciso di prendere provvedimenti molto severi. Il prof ha messo 4 in pagella all’adolescente e le ha anche addebitato una nota. L’evento, che ha avuto un grande risalto mediatico, è avvenuto in un Istituto scolastico di Val Bisagno in Liguria.
Il padre dell’adolescente, della quale non sono state rese le generalità ha denunciato l’accaduto al giornale Secolo XIX.
Il padre ha dichiarato che: “Sono rimasto sconcertato non tanto per il voto, mia figlia ha tutti 9 e 10, quanto per il metodo. Un’adolescente pone una questione, dà un’opinione, e invece di creare dibattito le si dice di stare zitta?”.
Il professore di musica, che ha 55 anni, ed è definito da tutti un grande conoscitore di musica è sempre stato uno dei più accesi fan di Lucio Battisti.
Il prof ha scritto sul registro scolastico la seguente nota: “Superficiale. Interviene fuori luogo, in modo ineducato e provocatorio. Accosta cronologicamente il fascismo ai cantautori degli anni 60/70. Ride”.
La ragazza si è difesa affermando che da quando era piccolissima ha sentito parlare del grande Lucio Battisti, del suo pensiero politico e che il famoso cantautore fosse di desta.
Tanti sono i critici di musica che ritengono che Lucio Battisti avesse effettivamente delle preferenze politiche e che fosse un uomo di destra. L’orientamento politico di Battisti ha sempre fatto discutere ma il cantautore nato a Rieti non ha mai voluto pronunciarsi.
La giovane aveva solo voluto fare una riflessione sull’orientamento politico del grande cantautore scomparso qualche anno fa ma le dichiarazioni dell’alunna non sono per nulla piaciute al professore che ha deciso di punirla con un 4 in pagella e una nota sul registro.
Alcuni critici musicali hanno sempre ritenuto che canzoni famose come “il mare nero” o “Non è Francesca” fossero di orientamento fascista.
Alcuni ritengono che il grande genio della musica degli anni ottanta che, con ogni suo album era sempre in testa alle classifiche, sovvenzionasse i gruppi neofascisti del Lazio.
Un altro grande cantautore dell’epoca Pierangelo Bertoli affermò che:“Non c’è bisogno di dimostrare se Battisti fosse un fascista o meno. Lo era e basta”.
Lucio Battisti come anche Adriano Celentano era sempre attento a tematiche che riguardavano l’ambiente e si professava contro l’inquinamento selvaggio da parte degli uomini.
Un altro grande della musica italiana come Mogol ha sempre dichiarato che il suo amico Lucio Battisti non aveva alcun orientamento politico e che alle elezioni molto spesso preferiva non andare.
Molti critici musicali pensavano che Lucio Battisti era fascista perché ad un concerto alzò il braccio destro come se volesse fare un saluto romano. Altri invece ritengono che quel braccio alzato durante il concerto era solo un’esortazione ai suoi fan ad applaudirlo.
Mogol grande amico di Lucio Battisti e compositore di tantissime canzoni del bravissimo cantante ha così commentato la notizia del 4 in pagella alla studentessa che aveva chiesto al professore di musica se Lucio Battista era fascista: “Si era sparsa la voce. Durante il programma tv “Tutti insieme” venne scattata una foto a Lucio in cui alzava un braccio per dare il via al coro di tutti gli ospiti. Sembrava un saluto romano e l’Msi iniziò a dire “Lucio è uno dei nostri”.
Mogol ha anche precisato che “Lucio non ha mai accennato a un discorso politico in tutti gli anni in cui siamo sati amici. Non aveva ideologie in testa e credo che, come me, votasse per quello che gli sembrava il meno peggio. Ma allora se non parlavi di politica schierandoti con falce e martello eri considerato fascista o, peggio ancora, qualunquista”.