Salute, la felicità scoperta in tre geni del Dna

La ricerca sulla felicità ha portato a termine una straordinaria scoperta. La felicità dipende da tre geni presenti nel nostro DNA. La scoperta sui geni della felicità è stata fatta da un gruppo di ricercatori olandesi che ha studiato il Dna di oltre 300 mila persone.

I ricercatori olandesi hanno anche scoperto i geni che determinano la depressione. I geni che sono la causa della depressione sono in totale 12 e la scoperta è importantissima perchè potrebbe sviluppare nuovi farmaci che possano combattere una malattia che colpisce tantissime persone.

Da sempre l’uomo è alla ricerca della felicità. In molti si chiedono se mai nella propria vita hanno provato un attimo di felicità. Ci sono degli attimi incredibili nella vita di una persona che resteranno per sempre impressi nella memoria come la nascita di un figlio o capire di amare una persona. Sono solo momenti, indimenticabili, ma pochi attimi.

Sono stati tantissimi gli studi svolti che hanno come unico scopo la ricerca dei geni che determinano la felicità. Sembra che dopo secoli di studi una ricerca condotta da alcuni studiosi della celebre università di Vrije ad Amsterdam in Olanda sia riuscita ad identificare i geni della felicità.

Lo studio è stato effettuato su un numero elevatissimo di persone, più di 300mila. I ricercatori hanno in particolare studiato il Dna di queste persone ed hanno scoperto che ci sono tre varianti genetiche che possono determinare la felicità.

I ricercatori olandesi hanno anche scoperto alcuni geni che possono essere la causa delle depressioni ed altri 11 geni che invece potrebbero essere la causa di problemi gravissimi neurologici.

In particolare i geni che determinano problemi molto gravi neurologici sono stati trovati nelle ghiandole surrenali e nel pancreas.

Per i ricercatori olandesi lo studio è stato importantissimo perché può determinare importanti scoperte per la cura di uno dei mali che colpisce più persone al mondo, la depressione.

Meike Bartels, uno degli studiosi che ha portato a termine il mastodontico studio sui geni della felicità, alla stampa ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “che ci sia un aspetto genetico coinvolto nella felicità. Tuttavia, le tre varianti individuate sono solo una piccola frazione del Dna coinvolto, ci aspettiamo che ci siano molti altri geni che hanno un ruolo nella sensazione di benessere delle persone”.

Secondo il ricercatore è importantissima la scoperta sui geni che determinano la depressione, una delle malattie più comuni in questi ultimi tempi.

La lotta alla depressione, secondo Meike Bartels è “una delle più grandi sfide mediche del nostro tempo”.

Il professor Giuseppe Novelli, rettore dell’università di Tor Vergata ha così commento i risultati dello studio: «I criteri della felicità sono diversi da persona a persona e da popolazione a popolazione. Questi geni hanno un ruolo complesso, sono collegati soprattutto al modo in cui le persone affrontano le difficoltà oppure le situazioni della vita»,

Il rettore Giuseppe Novelli ha anche detto che: “In genere ci rendono più empatici e meno ansiosi ma è chiaro che l’ambiente, per esempio l’aspetto sociale ed economico, giocano un ruolo importante. Sicuramente ci sono anche altri geni coinvolti in questo aspetto perché tutti i caratteri dell’uomo sono dovuti all’azione di più geni che interagiscono e funzionano come un’orchestra”.

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Lorenzo Costantino