Raimondo Caputo, il presunto orco di Caivano, è stato aggredito e picchiato a sangue nel carcere dove è rinchiuso.
Sono stati altri detenuti che hanno atteso Raimondo Caputo e prima che rientrasse nella sua cella lo hanno aggredito con calci e pugni.
L’aggressione è avvenuta nel carcere di Poggioreale nel reparto dove sono rinchiusi i detenuti accusati di reati sessuali. Raimondo Caputo è accusato di aver ripetutamente violentato e poi ucciso Fortuna Loffredo, una bambina di soli 6 ann,i che ha avuto la sfortuna di nascere a Parco Verde, uno dei posti più degradati della periferia di Napoli, dove abitava l’orco assassino.
L’aggressione è stata resa nota da Donato Capece, che ricopre il ruolo di segretario generale del Sappe. Donato Capece ha raccontato che: “L’uomo era recluso nel reparto che accoglie i sex offender, le persone accusate di reati sessuali. Alcuni di loro lo hanno aggredito a calci e pugni e solo il pronto intervento degli agenti penitenziari ha evitato per lui danni più gravi”.
Anche il procuratore di Napoli Nord, il dottor Francesco Greco, ha reso noto che Raimondo Caputo: “presenta i segni dell’aggressione, ma nulla di grave. Sicuramente nei prossimi giorni avremo contatti con la Procura di Napoli perché, ai fini della nostra inchiesta, ci interessa sapere modalità e cause che hanno portato a questa aggressione”.
Raimondo Caputo è stato trasferito ed ora è in una cella di isolamento che si trova al terzo piano nel reparto “Roma” e viene vigilato giorno e notte dalle guardie penitenziarie.
Sono state le stesse guardie penitenziare a salvare Raimondo Caputo dall’aggressione di altri detenuti. Raimondo Caputo, prima che si chiudessero le indagini su Fortuna Loffredo e fosse ritenuto colpevole di ripetute violenze nei confronti di Fortuna Loffredo e della sua uccisione, era già detenuto dal 2015 nel carcere di Poggioreale. La compagna di Raimondo Caputo è ora agli arresti domiciliari.