Virus Zika è la causa di gravi patologie cerebrali, pericoli anche per l’Italia

Si parla pochissimo del virus Zika ma sono ancora moltissime le persone che ne sono colpite. In particolare in questi giorni è stata resa nota la notizia che vi è stato il primo decesso per il pericoloso virus negli Stati Uniti d’America.

Un uomo americano di 70 anni è morto qualche giorno fa perchè colpito dal virus che si sta propagando con grande velocità anche negli Stati Uniti d’America e si teme possa arrivare molto presto anche in Italia.

Le ricerche sulla Zika,  un virus che sta colpendo tantissime persone in Sud America e in particolare in Brasile, non sono cessate anzi. Studiosi americani e ricercatori brasiliani stanno cercando di scoprire un vaccino che possa fermare il propagarsi del contagio.

Il virus Zika determina, secondo recenti scoperte, non solo problemi neurologici ai neonati ma in alcuni casi anche agli adulti. Il virus Zika si propaga tramite la puntura di una particolare specie di zanzara che in Italia potrebbe trovare l’habitat giusto per vivere e procrearsi.

Uno studio condotto da ricercatori brasiliani sul virus Zika ha dimostrato che la malattia è più pericolosa di quanto si prevedeva. Il virus Zika è la causa di danni irreversibili a neonati nati da donne che in gravidanza sono state contagiate dalla pericolosa patologia. Gli scienziati brasiliani hanno parlato dei loro studi sulla Zika alla BBC.

I ricercatori brasiliani hanno informato che il contagio del virus Zika in quest’’ultimo periodo è diminuito di molto grazie all’azione di prevenzione che da mesi sta svolgendo il governo brasiliano.

Gli studiosi brasiliani hanno però ribadito che, nonostante gli sforzi e le numerose ricerche, al momento non esiste ancora un vaccino anti Zika.

Alcune ricerche fatte in questi anni hanno stabilito che vi è un collegamento tra l’aumento della microcefalia tra i neonati e il propagarsi del virus Zika.

Le ricerche hanno stabilito che l’1% delle donne in attesa che sono state infettate dal pericoloso virus hanno partorito neonati affetti dalla microcefalia. Ma lo studio condotto dai ricercatori brasiliani ha appurato che il virus Zika è anche la causa di altre gravi patologie neurologiche che hanno colpito il 20% dei neonati.

Lo studio dei ricercatori brasiliani che è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine, ha scoperto che: “Il 29% delle analisi hanno mostrato anormalità nei bambini in utero, tra cui ridotta crescita (del feto ndr), nelle donne affette da Zika”.

Intanto la Zika continua a mietere vittime. Anche negli Stati Uniti d’America è stato registrato nell’ultima settimana il primo decesso per il virus che è scoppiato l’anno scorso in Brasile e poi si è propagato in tutti i paesi limitrofi.

Negli Stati Uniti è morto un uomo di 70 anni che è stato contagiato dal pericoloso virus. L’uomo viveva in America in una zona molto vicina alla Repubblica Dominicana e le Isole Vergini.

Il Porto Rico è stata una nazione che ha avuto nell’arco di pochi mesi 600 contagi di cui 73 hanno colpito donne in attesa. Quattordici delle donne portoricane hanno portato a termine la gravidanza e fortunatamente i neonati non hanno avuto complicazioni.

L’Organizzazione mondiale della Sanità solo qualche mese fa ha dichiarato che il virus Zika è un’emergenza mondiale.

La Zika si propaga a causa di una puntura di una zanzara che potrebbe, con l’arrivo dei primi caldi, arrivare anche in Italia.

In Italia la specie della zanzara che diffonde il virus Zika, secondo gli esperti, troverebbe il clima ideale perché anche le temperature invernali sono miti e permettono ai piccoli insetti di sopravvivere a lungo e di depositare le larve.

Secondo quanto stabilito dai medici, il virus Zika è pericolosissimo per le donne all’inizio della gravidanza. In particolare i medici ritengono che il virus Zika possa colpire soprattutto le donne quando sono all’inizi della gravidanza perché le stesse, in molti casi non sono a conoscenza di essere in attesa e non prendono le dovute precauzioni.

Sia negli Stati Unti d’America che in Brasile i ricercatori stanno lavorando allo studio di un vaccino che possa debellare il virus Zika come è già avvenuto con successo con l’Ebola. Ma mentre l’Ebola i medici americani la conoscevano da oltre dieci anni, il virus Zika si è manifestato con tutta la sua violenza solo da un anno.

I medici e i ricercatori americani hanno reso noto che scoprire un vaccino idoneo richiede molti test, tanti anni di ricerche ed un finanziamento continuo per gli studi.

Il virus Zika non può essere trasmesso da uomo a uomo ma solo tramite una puntura di una specie di zanzara che attacca prevalentemente durante il giorno.

Guo-Li Ming, uno ei più famosi ricercatori americani ha così commentato lo studio portato a termine dai ricercatori brasiliani: “Anche se questo studio non dimostra in modo definitivo che il virus Zika provoca la microcefalia, è molto significativo che le cellule che formano la corteccia siano potenzialmente sensibili al virus, e che la loro crescita possa essere disturbata dal virus”.

 

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Lorenzo Costantino