Addio Paparesta, nasce il nuovo Bari di Giancaspro

Il Bari targato Gianluca Paparesta è già arrivato ai titoli di coda. L’assegno da 2,6 milioni di euro che servivano per portare a compimento l’aumento di capitale necessario a ripianare i debiti, non è arrivato. Perciò Paparesta ha detto addio alla società biancorossa di cui non è più presidente.

Al suo posto subentra Cosmo Giancaspro, il quale era entrato nella società come socio di minoranza con un piccolo 5%, ma che adesso diventa il proprietario e presidente del nuovo Bari, essendosi caricato l’onere di mettere in sicurezza la squadra per permetterne l’iscrizione al prossimo campionato di serie B.

 Purtroppo per Paparesta, è risultato decisivo il ruolo di un altro personaggio fantascientifico (dopo il famoso Tim Burton) sbarcato a Bari pieno di slogan ma con la valigetta vuota: il malese Noordin Datò, il quale ad un certo punto ha fatto perdere le sue tracce ed è scomparso nel nulla.

L’ex fischietto di serie A forse ha creduto fin troppo al bluff del malese e, solo negli ultimi giorni, aveva iniziato a cercato disperatamente nuovi investitori. Ad un certo punto era anche rimbalzata la voce secondo cui Paparesta avesse trovato soldi freschi oltreoceano, ma alla fine questi americani non si sono mai materializzati.

A questo punto non resta che attendere il prossimo consiglio di amministrazione del 24 giugno, che nominerà Giancaspro come amministratore unico, il quale dovrà innanzitutto risanare il debito pagando gli stipendi arretrati, a partire da quelli di aprile.

Per quanto riguarda la nuova era Giancaspro, l’imprenditore di Molfetta, che già aveva bollato Noordin come un “cavaliere bianco” a cui non credere, non ha esperienza nel mondo del calcio. La sua bravura dovrà essere quella di sapersi affiancare da gente fidata e competente che sappia mettere su una squadra che se la possa giocare anche nel prossimo campionato.

A tal proposito ci sarebbe stata una cena tra Giancaspro e Guido Angelozzi, ex direttore sportivo del Bari e attualmente al Sassuolo. Non si sa quale sia stato il contenuto della loro chiacchierata: se si sia trattato solo di una richiesta di un consiglio su come affrontare la nuova avventura, o invece di un’offerta di lavoro, lo sapremo prossimamente. La cosa certa è che l’imprenditore molfettese vorrebbe ripianare i bilanci, costruire una squadra competitiva e riallacciare i rapporti con quello Zheng di cui si parlava tempo addietro, in merito all’acquisizione del Bari.

Nel frattempo però il calciomercato entra nel vivo e, mentre per la serie A molte operazioni sono legate a Euro 2016, il mercato della serie B corre come un treno e i giocatori del Bari hanno bisogno di avere certezze sul loro futuro, per poter puntare a obiettivi importanti che, a detta dei bookmakers specializzati in scommesse sul calcio online, sono alla portata dei galletti.

La situazione di stallo che incombe sul mercato biancorosso ha già allontanato due elementi di spicco. Innanzitutto Rosina, per il quale il Bari non ha ancora esercitato il diritto di riscatto. Il fantasista chiede chiarezza e nel frattempo valuta altre offerte. Poi c’è l’addio certo di De Luca che è rientrato all’Atalanta. Per l’attaccante il Bari potrebbe tentare un rinnovo del prestito, ma il Cesena vorrebbe approfittare della bufera pugliese per anticipare i tempi e mettere le mani sul folletto napoletano.

Potrebbero dire addio sia Sabelli, per il quale Paparesta chiedeva un prezzo troppo alto, e Castrovilli. Sul gioiellino ci sono gli occhi della Fiorentina che lo girerebbe al Novara.

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Lorenzo Costantino