Sabato 2 luglio, alle 21, al Nouveau Stade de Bordeaux andrà di scena Italia-Germania, gara valida
per i quarti di finale di Euro 2016. La gara rappresenta un classico delle sfide tra nazionali ed ha una costante: nelle sfide valide per i grandi tornei (Europei o Mondiali), sono sempre gli azzurri a spuntarla.
Sono 8 i confronti “ufficiali” tra le due nazionali. Il bilancio parla di quattro vittorie dell’Italia e quattro pareggi. I successi degli azzurri fanno ormai parte della storia del calcio: da Italia-Germania 4-3 (semifinale dei mondiali di Messico ’70) al 2-1 nella semifinale di Euro 2012 passando per il 3-1 nella finale mundial 1982 e il 2-0 nella semifinale di Germania 2006.
Allargando il confronto, Italia e Germania si sono affrontate 33 volte: il bilancio è di 8 successi teutonici, 10 pareggi e 15 successi italiani. L’ultimo confronto tra le due squadre è abbastanza recente: nell’amichevole disputata a Monaco lo scorso 29 marzo gli uomini di Loew si sono imposti per 4-1 (Kroos, Götze, Hector e Ozil per i campioni del mondo, El Shaarawi per gli azzurri).
Fin qui la Germania non ha impressionato. I tedeschi hanno vinto il proprio girone con Polonia, Irlanda del Nord ed Ucraina, solo grazie alla differenza nei confronti di Lewandowski e compagni. Negli ottavi, invece, hanno passeggiato su una Slovacchia che, già in precedenza era apparsa poca roba. Va, però, dato atto agli uomini di Loew di un dato: Neuer è, infatti, l’unico portiere ancora imbattuto dell’Europeo.
Rispetto all’Italia, i tedeschi hanno più qualità, ma non sono da considerarsi imbattibili. La squadra gioca un calcio palla a terra, affidandosi al talento e alla classe dei vari Draxler, Khedira e Kroos, ma presenta una lacuna per quel che riguarda i terzini. Hector e Kimmich sono infatti poca cosa.
Jonas Hector, terzino mancino del Colonia non eccelle né nella fase difensiva, né in quella offensiva. Joshua Kimmich di mestiere non fa neanche il terzino, ma il mediano. Gioca nel Bayern Monaco, dove, quest’anno, in Bundesliga è sceso in campo appena 15 volte. Da notare che Guardiola lo ha utilizzato in tutti i ruoli eccetto quello di terzino destro (nove volte centrale in una difesa a quattro, una volta centrale di destra nella difesa a tre, una volta terzino sinistro, una volta esterno destro e tre volte mediano). Loew ha promosso il giocatore dopo le due prove poco convincenti di Howedes, altro giocatore riciclato in quel ruolo (nello Shalke gioca centrale).
È lì sulle fasce che l’Italia dovrà colpire, sfruttando la velocità dei suoi interpreti.
Altro tallone d’Achille dei teutonici è lo scarso stato di forma di Ozil e Muller. Il trequartista è arrivato spompato dall’Arsenal, dopo, nonostante una grande stagione (6 reti e 19 assist in Premier) ancora una volta non ha raccolto titoli. Contro la Slovacchia ha anche fallito un calcio di rigore.
Discorso simile per Muller: quello che doveva essere uno dei protagonisti dell’Europeo dopo una stagione con 32 reti stagionali, non è ancora riuscito a sbloccarsi dopo 360 minuti di gioco.
L’Italia dal canto suo ha un problema grave nella zona nevralgica del campo. Il probabile forfait di De Rossi, unita alla squalifica di Thiago Motta tolgono a Conte i due registi della squadra. Due le soluzioni: o un cambio di modulo, oppure lo spostamento di Parolo al centro con l’inserimento di Sturaro. Il rischio concreto è che la difesa, senza un giocatore che si abbassi con i tempi di De Rossi (perfetto in fase difensiva fin qui) si ritrovi con un uomo in meno in fase di non possesso, esponendosi alle veloci ripartenze dei tedeschi. Conte dovrà cercare una soluzione a questo problema, magari chiedendo a Sturaro di andare i pressing su Kroos, vero “motore” della squadra di Loew.
In fase offensiva, saranno poi determinanti i movimenti degli esterni. Da questo punto di vista l’assenza di Candreva è pesante, ma Florenzi ha già dimostrato il suo valore. Se poi De Sciglio dovesse confermare quanto di buono fatto con la Spagna, la squadra non potrebbe che giovarne.
Interessante sarà il duello tra i due attaccanti azzurri Pellè ed Eder e i due centrali teutonici, Hummels e Boateng.
L’Italia ha buone possibilità di passare il turno perché dalla sua ha un carattere ed un’organizzazione tattica che non hanno eguali. Volendo provocare, si potrebbe anche parafrasare Lineker: “Italia-Germania è quella sfida che si gioca undici contro undici dove, alla fine, vincono sempre gli italiani”.
L’aggiornamento in tempo reale del risultato della gara potrà essere seguito collegandosi via web ai siti www.lepartitedioggi.com e www.gazzetta.it recentemente rivisitato.