Ore importanti per tutti gli aspiranti avvocati che nel mese di dicembre si sono cimentati con la tre giorni della prova scritta dell’esame di avvocato.
In questi giorni, infatti procedono le correzioni e i primi risultati danno l’impressione che i tagli di quest’anno saranno maggior degli anni passati.
Lo sbarramento della prova scritta darà la possibilità solo a chi ha superato le tre prove scritte di passare all’orale che dovrebbero tenersi nel mese di settembre e precisamente il 10 settembre 2013 alle ore 14:30 mentre il pre appello l’11 luglio.
Per ora gli aspiranti avvocati sono in trepida attesa mentre nelle vari corti d’Appello si sta continuando con la correzione degli elaborati che secondo le prime indiscrezioni stanno deludendo e non poco le varie commissioni.
Quando tutte le correzioni saranno ultimate verranno resi noti i nomi di chi avrà passato le prove e potrà dunque cominciare a studiate per gli orali.
La prova orale il cui superamento non è affatto scontato si divide in due momenti: nella prima parte il candidato sarà interrogato su cinque materie che ha scelto e preventivamente comunicato alla commissione esaminatrice, nella seconda parte dovrà dimostrare di conoscere l’ordinamento e il codice deontologico.
La riforma prevede al comma 3 dell’articolo 46 che il candidato sarà esaminato sia sul codice deontologico e sull’ordinamento forense ma anche su 4 materie e cioè il diritto civile, il diritto penale, il diritto processuale civile e il diritto processuale penale, materie cardine per chiunque voglia esercitare la professione di avvocato e in più su 2 materie che il candidato potrà scegliere.
Quindi si pretende di più, una conoscenza più ampia e più profonda della materia giuridica come è giusto che sia.
Le materie sulle quali verterà la prova sono sempre le stesse tranne che per l’ordinamento giudiziario e quello penitenziario.
Continua a non essere prevista la conoscenza della lingua straniera.
Una novità importante, invece è che con la riforma non ci sarà più solo il voto numerico ma anche una motivazione come prevede il comma 5.
La riforma prevede anche che durante lo svolgimento dei compiti i candidati possono usare i codici ma solo quelli non commentati.
Questa selezione richiede che i testi dei quali ogni candidato si avvarrà durante la prova dovranno essere esaminati giorni primi e posizionati sui banchi prima dell’arrivo dei candidati.
Come è accaduto anche negli anni passati è vietato portare con sè telefoni, tablet e ogni altro strumento che non sia il codice autorizzato.
Con la riforma si supererà la prova orale se si totalizzano almeno 30 punti a materia mentre allo stato attuale il candidato per potersi fregiare del titolo di avvocato deve aver superato la prova orale con un minimo di 180 punti e cioè non meno di 30 in minimo 5 materie su 6.
Nei due anni di transizione varrà il regime attuale e poi vedrà applicazione quello riformato.