Oggi, 16 giugno 2013 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato due scosse una in mare nelle vicinanze della costa siciliana e l’altra in Molise in provincia di Isernia.
La prima scossa, di magnitudo 2.4, è avvenuta alle ore 5,59 di stamane ad una profondità di Km. 28,2 a largo della costa
settentrionale della Sicilia.
La seconda scossa, di magnitudo 2.0, è stata avvertita in provincia di Isernia in Molise alle or
I comuni che hanno avvertito l’evento sismico sono stati: Alfedena, Scontrone in provincia dell’Aquila, e Castel San Vincenzo, Cerro al Volturno, Colli a Volturno, Montenero Val Cocchiara, Pizzone, Rocchetta a Volturno, Scapoli in provincia di Isernia.
La protezione civile ha comunicato che il movimento tellurico in Molise non ha determinato ne danni a cose o a persone.
Ieri in Toscana tra le province di Lucca e Massa Carrara alle ore 21,41 è avvenuto un terremoto di magnitudo 3,4 che ha interessato in particolar modo i comuni di Casola in Lunigiana, Fivizzano ,Massa Carrara e Giuncugnano, Minucciano, Forte dei Marmi in provincia di Lucca.
Molte zone in Italia sono ritenute dagli esperti ad alto rischio sismico come l’appennino tosco-Emiliano, in particolare la zona della Garfagnana, l’area limitrofa alle prealpi, la zona dell’Aquila e la provincia di Frosinone nell’Italia centrale, l’Irpinia, il Pollino, l’area limitrofa all’Etna e il distretto di Messina nel meridione.
Solo sul Pollino dal 2010 ad oggi l’Ingv ha registrato più di 2.700 scosse di terremoto alcune superiori ai magnitudo 3.0 ed una in particolare avvenuta la sera del 26 ottobre 2012 è stato un movimento tellurico abbastanza violento, di magnitudo 5.0, che ha determinato molto panico nella popolazione tanto che per alcuni giorni gli abitanti della zona sono stati ospitati dai centri di prima accoglienza prontamente predisposti dalla protezione civile locale e sia l’ospedale che il Duomo di Mormanno, il centro più colpito, sono stati dichiarati inagibili per i notevoli danni subito dalla forte scossa.