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A Bari l’abusivismo è la piaga dei commercianti baresi

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Vincenzo Tamborra, candidato alle elezioni comunali di Bari del 25 maggio prossimo con il Movimento Schittulli, al municipio che comprende i quartieri Libertà, Murat, San Nicola, Japigia e Torre a Mare, ha raccolto le lamentele dei commercianti baresi, che oltre a vivere in prima persona il grave momento di crisi che sta colpendo la città, devono combattere anche contro l’abusivismo.

Di seguito il comunicato del candidato Vincenzo Tamborra

“Una delle piaghe che negli ultimi periodi sta stringendo in una morsa i piccoli commercianti baresi è la sempre crescente percentuale di abusivi ed evasori totali che occupando, senza alcun titolo, il suolo pubblico perpetuano un danno diretto a tutta la comunità.

I commercianti onesti che combattono questo terribile periodo con il sudore della fronte devono concorrere con prezzi estremamente bassi possibili solo rivendendo prodotti dei quali non è possibile rintracciare la provenienza e che non tengono conto di quella parte del prezzo di vendita che servirà a corrispondere le tasse che tutti i cittadini onesti devono pagare.

Questo fenomeno colpisce indirettamente tutta la comunità. Infatti, una delle cause dell’alta pressione fiscale è proprio il tremendo fenomeno dell’elusione e dell’evasione fiscale.

Se a questo andiamo a sommare le grandi difficoltà che nascono dalla competizione con la grande distribuzione troviamo le principali cause della lenta agonia a cui sono sottoposte le piccole e medie imprese del commercio barese, storica spina dorsale e fiera radice dell’economia cittadina. Gli organi preposti alla vigilanza, forse per mancanza di fondi (o volontà politica), mal intervengono ad arginare questo fenomeno, è infatti possibile osservare il regolare svolgimento dell’attività commerciale (a conti fatti illecita) dei tanti che per disperazione o per semplice furbizia agiscono al di fuori della regolarità, senza che alcuno li infastidisca. Una delle tante pagine grigie della nostra splendida città necessità ancora di un piccolo tocco, una bella colonna sonora, l’ormai familiare silenzio della pubblica amministrazione. Che siano tutti troppo indaffarati a raccimolar voti?”.