Un gioco di bimbi terminato con un volo fatale. Sei, forse sette metri. Il secondo piano di una palazzina in pieno centro a Cento. Troppo per una neonata di nemmeno quattro mesi. I soccorsi sono stati rapidi. C’è stato anche un disperato tentativo di trasportarla all’ospedale Maggiore di Bologna in elicottero. Ma non è servito a nulla. Il suo cuoricino ha cessato di battere poco dopo l’impatto sull’asfalto. I medici hanno dovuto arrendersi e constatarne il decesso. Una tragica fatalità, almeno secondo i primi accertamenti degli inquirenti.
A perdere la vita è stata Hadiya Asif, una bambina di origine pachistana di quasi quattro mesi (era nata a marzo). Il tutto si consuma in un lampo, pochi minuti prima delle 17, all’incrocio tra via Ugo Bassi e via Matteotti. Siamo in un appartamento al secondo piano di una palazzina all’angolo tra le due strade. All’interno c’è la famiglia della piccola, padre, madre e il fratello maggiore, cinque anni. Con loro c’è un’altra famiglia. Il fratellino, insieme ad altri bimbi, sta giocando con la sorellina, tenendola in braccio. In un momento di distrazione della mamma, si avvicina pericolosamente alla finestra. Per cause ancora da chiarire (anche se al momento gli inquirenti sembrano escludere un atto volontario), la piccina sfugge alla presa e precipita di sotto.
Ad assistere pietrificati alla scena sono gli avventori di una bottega di parrucchiere che si trova proprio sotto la casa. «Ad un tratto abbiamo sentito la madre urlare e prendere in braccio la bimba – raccontano ancora sconvolti –. Era esanime. La donna l’ha portata in casa, disperata». La macchina dei soccorsi si è mossa rapidamente. Sul posto arrivano i carabinieri della compagnia di Cento, insieme ai sanitari del 118. Questi ultimi tentano di portarla in ospedale, ma purtroppo per lei non c’è ormai più nulla da fare. «Siamo sconvolti, è stato un bruttissimo incidente – commentano i vicini di casa –. Il fratellino stava giocando con la piccola in braccio. Una tragedia». Sul posto, insieme ai carabinieri, arriva anche il pubblico ministero Giuseppe Tittaferrante.
Al momento, a quanto trapela, gli inquirenti escludono che si tratti di un infanticidio. Tutto farebbe pensare a un fatto accidentale, per quanto tragico. Ma, vista la delicatezza della situazione, gli investigatori non vogliono trascurare nulla. Magistrato e militari rimangono in caserma fino a tarda sera, per ascoltare tutti i presenti nell’appartamento al momento della tragedia. L’obiettivo è quello di confrontare le versioni dei fatti ed escludere in maniera categorica che si sia trattato di un gesto volontario. A quanto si apprende, la madre potrebbe comunque essere indagata per quanto accaduto. La notizia della morte della piccina si è sparsa rapidamente nella comunità pachistana centese, che si è stretta intorno alla famiglia disperata.