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Bari, a fine agosto un super Boeing dagli Usa con i 350 invitati alle nozze da favola in Valle d’Itria

Un Boeing 747 atterrerà sulla pista dell’aeroporto di Bari-Palese il 28 agosto prossimo con un carico di 350 passeggeri americani ospiti di un altro matrimonio da favola in Puglia. E fa già parlare di sé. Le prime indiscrezioni su questo volo charter privato sono emerse proprio nei corridoi dello scalo Karol Wojtyla. I dirigenti di Aeroporti di Puglia sono già al lavoro per accogliere i passeggeri dell’aereo subito dopo l’atterraggio. Non sarà un’operazione semplice: l’ultimo volo intercontinentale diretto tra Bari e New York risale al 2008, quando la compagnia Eurofly organizzava collegamenti tra lo scalo barese e gli Stati Uniti.

Le notizie ufficiali in questa storia non sono molte. Quel che è certo è che il Boeing partirà l’ultimo lunedì di agosto da Newark-Liberty, l’aeroporto internazionale di New York, e atterrerà in serata sulla pista dello scalo barese. I circa 350 passeggeri statunitensi parteciperanno a un matrimonio che si celebrerà in una masseria in Valle d’Itria. Gli ospiti però rimarranno da queste parti per qualche giorno, visto che la ripartenza è fissata per l’1 settembre. Fin qui le certezze. Per il resto è tutto un mistero. A cominciare dalla stessa compagnia aerea: “Non possiamo rivelare nulla”, dicono i dirigenti di Adp.

Nei giorni scorsi alcuni funzionari della compagnia a stelle e strisce si sono presentati nello scalo barese. L’obiettivo della visita era mettere a punto insieme con i dirigenti dell’aeroporto Karol Wojtyla le misure di sicurezza, di velocizzazione dei transiti e dell’handling dei passeggeri. “Per motivi di privacy

non posso rivelare le loro identità”, si limita a dire il direttore generale di Aeroporti di Puglia, Marco Franchini. Di certo non si tratta né del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, né di sua figlia Ivanka, che secondo alcune indiscrezioni passeranno le vacanze estive in Puglia. “Sta di fatto che il brand Puglia continua a fare effetto all’estero – ribadisce Franchini – grazie anche all’altissima qualità delle masserie pugliesi”.