Oggi, 10 aprile 2014, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma ha registrato tre nuove scosse una in Umbria le altre in Calabria.

In Calabria il primo movimento tellurico, di magnitudo 2.6,  è avvenuto alle ore 8,17  a largo delle costa nel Mar Tirreno a circa venti chilometri dalla provincia Vibo Valentia.

I comuni vicini all’epicentro dell’evento sismico sono stati i seguenti: DRAPIA, PARGHELIA, RICADI, SPILINGA, TROPEA, ZACCANOPOLI in provincia di Vibo Valentia (VV).


L’altra scossa, di magnitudo 2.1,  sull’altra sponda calabrese è avvenuta alle ore 19,50.

L’epicentro è stato localizzato nel mar Ionio a 8 chilometri dal livello del mare.

I comuni che hanno avvertito la scossa sono i seguenti: CAMINI, MONASTERACE, RIACE, ROCCELLA IONICA, STIGNANO  in provincia di Reggio Calabria

La scossa in Umbria, di magnitudo 2.1, è avvenuta alle ore 11,04 nel distretto sismico del Bacino di Gubbio ad una profondità di soli 7 chilometri dalla crosta terrestre.

I comuni che hanno avvertito l’evento sono stati i seguenti: GUBBIO, SCHEGGIA E PASCELUPO, COSTACCIARO, PIETRALUNGA, SIGILLO in provincia di Perugia  e CAGLI, CANTIANO in provincia di Pesaro Urbino.

Le lievi scosse di oggi non hanno provocato danni né a cose né a persone.

Il distretto sismico di Gubbio è continuamente monitorato dai sismologi dell’Ingv per le frequenti scosse avvenute.

Solo nel 2014, infatti, sono state più di trecento gli eventi tellurici segnalati a Gubbio e l’anno scorso sono avvenute scosse anche di forte intensità.

Il centro storico della bella cittadina umbra, risalente all’epoca medioevale, ha resistito alle frequenti sollecitazioni dimostrando che mille anni fa forse costruivano con più acume di oggi.