Tfa speciali, ordinari e concorso scuola novità in arrivo dalla Corte dei Conti e su slittamento prova orale

Le attese di settimane, le speranze che dall’aumentare sembravano affievolirsi, la tenacia di chi ha creduto che invece una soluzione sarebbe arrivata è stata premiata.

Finalmente dall’11 giugno, FLC CGIL rende noto l’esito dell’incontro al Ministero, dove l’Amministrazione ha finalmente esposto le linee di percorso e il regolamento sul TFA speciale e la situazione dei TFA ordinari. Tra non molto si avrà anche a pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ci sarà anche l’indicazione delle date entro cui le domande devono essere presentate; ancora una attesa per apprendere il momento di inizio dei corsi che sarà diramato con il Decreto organizzativo del Ministro, il quale ha già detto che i corsi saranno validi per tutte le classi di concorso e anche per la scuola primaria e dell’infanzia.

Grandi modifiche al testo preliminare che praticamente verrà del tutto riformato e per quel che concerne i requisiti per l’accesso al tirocinio, l’anno in corso ancora non si sa se verrà conteggiato, ma certezza c’è riguardo l’inizio che potrebbe essere nel 2013/14. I dettagli sulle osservazioni della Corte dei Conti non sono noti, come anche le modifiche apportate, ma qualcosina è trapelata. Certo che la “preparazione” dei tirocini formativi speciali è stata veramente lunga.

Ben 10 mesi dall’annuncio dell’ex Ministro, considerando che risale al 6 maggio 2012, al 24 marzo giorno della firma del decreto, cui bisogna aggiungere altri 3 mesi  dalla firma ad oggi. Presumibile influenza hanno avuto le interrogazioni parlamentari di Aldo Di Biagio, senatore di Scelta civica ),  del Movimento 5 stelle e dell’ Onorevole Maria Coscia del PD. Intanto, il concorso della scuola pubblica cerca di arrivare alla fine, ma le commissioni sono di difficile costituzione.

Infatti, coloro che avevano ricevuto la nomina hanno in parte rinunciato e vi sono difficoltà a trovare i sostituti perché non vi è disponibilità a fare del lavoro straordinario nel periodo estivo a sottocosto. La prima voce che si è alzata in tal senso proviene dal capoluogo siciliano.

A Palermo infatti una docente ha reso noto del minimo percepito quale componente della commissione giudicatrice del concorso scuola, precisando di aver ricevuto forti pressioni dall’Ufficio scolastico regionale siciliano per essere nominata nella commissione di Latino del concorso scuola 2013.

Ma tale pressione era sollecitata “per spirito di servizio”. Ritardi e delusioni nei candidati e possibili vincitori per i 11.542 posti a cattedra, in quanto sarà veramente difficile che i posti siano assegnati a partire dal prossimo anno scolastico come previsto all’inizio del concorso. Regioni come la Toscana e il Piemonte hanno pubblicamente reso noto che le prove orali saranno rinviate a settembre proprio per carenza di personale da nominare in commissione esame.

Stesso problema potrebbe presentarsi per altre regioni e per il medesimo problema per cui potremmo prendere nota di altri comunicati come quello pubblicato sul sito della direzione scolastica regionale piemontese dove si legge del rinvio delle prove orali del concorso per la scuola primaria e dell’infanzia all’autunno.

Anche la Toscana sta per annunciare il rinvio delle prove, tranne che per il concorso scuola di Lingua francese e di Laboratorio di edilizia ed esercitazioni di topografia. Tutto ciò rischia di pregiudicare l’intero concorso su scala nazionale. D’altronde se è vero quello che ha denunciato l’insegnante di Palermo, cioè che i commissari percepirebbero €0,50 a candidato esaminato, non dobbiamo meravigliarci più di tanto. In fin dei conti non bisogna sottovalutare la responsabilità che il commissario ha e di quanti ricorsi vengono proposti contro la commissione da parte dei candidati.

Questo è il motivo per cui i docenti si sono chiesti se per pochi euro si debba affrontare tutto quel comporta la nomina a commissario.

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Emanuele Larocca