Casa di riposo lager, anziani legati a letto e intercettazioni inquietanti, “Ti metto in una bara se non la finisci”, tre ai domiciliari
Cinque persone dovranno rispondere di reati gravissimi quali maltrattamenti e lesioni. Le persone indagate sono tutte dipendenti di una casa di riposto di Massa Carrara in Toscana.
Gli inquirenti sono giunti alla conclusione delle indagini per alcune intercettazioni inquietanti. «Stai attenta che ti butto dalla finestra», «se ti muovi ti rompo le gambe», «Ti metto in una bara se non la finisci» sono solo alcune delle frasi rivolte ai poveri anziani disabili ospiti della casa di riposo.
La casa di riposo si chiama “Giardino Fiorito” e le persone fermate sono due dipendenti, due infermiere e l’amministratrice della struttura.
Tra le cinque persone fermate, tre sono finite ai domiciliari. Le manette sono scattate anche per l’amministratrice della struttura.
Le cinque persone fermate, interrogate dal gip Ermanno Di Mattia si sono avvalse della facoltà di non rispondere.
Le persone fermate sono tutte donne incastrate dalle cimici che sono state installate dagli investigatori nella struttura dove lavoravano.
Gli anziani venivano legati ai letti con le lenzuola. Un ospite della casa di riposto è stato vittima di un aggressione e colpita nella notte da 25 schiaffi perché parlava troppo.
Gli investigatori hanno riferito: “Ingiurie, umiliazioni, strattonamenti, percosse e schiaffi, di limitazioni alla possibilità di movimento imposte alle vittime ordinando loro, con urla e minacce, di rimanere sedute tutto il giorno o legandole alla sedia o al letto”.