Muore a 19 anni figlio di una notissima famiglia di industriali, la sua auto terminata in una scarpata
Amante dello sport, attento alla salute, sapeva divertirsi senza strafare. Matteo Zamboni era un ragazzo senza fronzoli: pieno di vita, ma con quell’impronta votata alla serietà che era un po’ il marchio di fabbrica della famiglia.
Ora che un incidente stradale se l’è portato via così presto, su San Lazzaro è piombata una cappa di tristezza che offusca la serenità delle ferie estive. Dopo avere frequentato l’istituto Aldini Valeriani, il suo interesse si era orientato verso la fotografia e la grafica, senza tralasciare la cura del corpo, tanto che sul suo profilo Facebook si definiva un «calisthenics athlete», ossia un praticante delle discipline a corpo libero. Ma la commozione diffusa in città è legata soprattutto al fatto che la sua famiglia è una delle più conosciute nel settore dell’imprenditoria.
Sua nonna è infatti Franca Tralli, fondatrice di uno dei primi negozi di abbigliamento a San Lazzaro, una quarantina d’anni fa. Attività che ha coinvolto anche i suoi tre figli, che oggi gestiscono il marchio Kiss nei negozi di via Jussi: dello store Kissdonna, in particolare, si occupa il papà di Matteo, Marco, con cui il figlio viveva dopo la separazione dalla prima moglie. «La scomparsa di Matteo ci addolora profondamente – dice la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti – un’altra giovane vita spezzata che getta nello sconforto una delle famiglie più note in città». Molto colpita anche la presidente di Confcommercio Ascom San Lazzaro, Lina Galati Rando: «Sono veramente scossa, soprattutto se penso al prestigio di tutta la famiglia, brave persone che hanno dedicato tanto al lavoro».