Il Ministro Giuliano Poletti sembra deciso a portare avanti, l’idea di Enrico Giovannini, suo predecessore al Ministero del Lavoro del prestito pensionistico.
Oggi l’ attuale ministro del Welfare ha dichiarato che non intende apportare modifiche alla legge Fornero sull’età pensionabile, però servirebbe comunque un meccanismo che accompagnerebbe categorie come gli esodati alla pensione.
L’idea di Poletti è quella di permettere chi ha già raggiunto il massimo dei contributi ma non il requisito dell’età pensionabile, sia che lavori nel privato che nel pubblico, di poter accedere ad una sorta di prepensionamento ricevendo regolarmente una rendita mensile pari a quella maturata ai fini pensionistici da restituire poco alla volta quando arrivato all’età pensionistica il lavoratore percepirà la reale pensione.
Il prepensionamento servirebbe a risolvere il problema degli esodati da troppo tempo senza nessun sostentamento e che da due anni aspettano di essere salvaguardati e dei lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare prestissimo ed hanno già da tempo accumulato il massimo dei contributi ma per l’attuale riforma devono aspettare di raggiungere il limite di età di sessantasette anni previsto dalla Riforma Fornero per andare in pensione.
Il prepensionamento che è stato ipotizzato anche dalla Madia, Ministro della P.A. per far fronte al gran numero di esuberi presenti nella pubblica amministrazione, più di 85.000 unità, permetterebbe sia nel privato che nel pubblico di rimettere in moto il tanto atteso, soprattutto dai giovani senza lavoro, ricambio generazionale.
Il Ministro Poletti sugli esodati ha anche riferito che a fine aprile è stato fissata una riunione con i tecnici dell’Inps e la commissione lavoro per poter prendere tutte le iniziative necessarie per risolvere per sempre l’annoso problema della categoria.