Si ritorna ad ipotizzare l’introduzione del prestito pensionistico ideato dall’ex Ministro del Welfare Giovannini e rivisto in alcuni aspetti dal nuovo Ministro del lavoro Giuliano Poletti.
L’idea di rimettere in moto la proposta del prestito pensionistico è nata per fare in modo di trovare un rimedio definitivo per gli esodati categoria molto svantaggiata dall’introduzione della nuova riforma pensionistica ideata dalla Fornero.
Ricordiamo che gli esodati solo in piccola parte sono stati savalguardati dal precedente esecutivo Letta ed in molti sono attualmente nella situazione di non percepire né uno stipendio né la pensione da più di due anni.
La situazione drammatica di questa categoria non è più sostenibile e il Ministro Poletti dall’inizio del suo mandato se ne reso conto.
Ora sta tutto a trovare la formula meno indolore per le casse dello stato per salvaguardare questa categoria.
L’idea di ideare una sorta di scivolo pensionistico per accompagnare questa categoria di lavoratori alla pensione con una sorta di prestito nel senso che lo stato anticipa l’assegno pensionistico fino al raggiungimento della pensione poi il lavoratore pian piano restituirà con una decurtazione alla fonte il prestito una volta approdato alla fatidica pensione.
Una soluzione del genere potrebbe essere valida anche per i lavoratori precoci e usuranti che da tempo hanno acquisito il massimo dei contributi e non posso accedere alla pensione solo per l’innalzamento dell’età anagrafica previsto dalla riforma Fornero.
Per la fine mese del mese di aprile il Ministro Poletti ha previsto una riunione con le parti sociali per illustrare l’idea del prepensionamento in particolare per gli esodati che si estenderà a tutti i lavoratori che sono stati molto svantaggiati dall’approvazione della nuova riforma Fornero.