Malasanità, 42enne muore in stazione per soccorsi in ritardo, ambulanze non erano disponibili
Nuovo scandalo della sanità campana. Avviato un procedimento disciplinare nei confronti di 4 infermieri del 118, con la richiesta inoltre alla Croce Rossa di sospendere temporaneamente il medico di turno, a seguito della morte di un 42enne soccorso in ritardo dopo un malore.
Il 3 agosto scorso l’uomo si era sentito male, vomitando sangue e cadendo successivamente a terra, mentre attendeva un amico alla stazione centrale di Napoli. I presenti hanno immeditamente allertato il 118 ma il centralino ha riferito che non c’erano ambulanze disponibili. I soccorsi sono quindi arrivati dopo ben 31 minuti ed il 42enne è morto.
A seguito di una indagine, è stato invece scoperto che “ci sono gravi responsabilità dei dipendenti”, come ammette Giuseppe Galano, direttore della centrale operativa del 118, spiegando: “Emerge con chiarezza dalle registrazioni che tutti gli operatori in servizio intervenuti nella gestione dell’evento hanno affermato che nella fascia oraria dalle 21:02 alle 21:21 del 3 agosto non era possibile inviare ambulanze in quanto le 13 postazioni attive erano impegnate in altri interventi. – invece – Due postazioni, Loreto Crispi e Scampia, nell’arco orario interessato all’intervento erano disponibili e che ciò era rilevabile dal sistema informatico della centrale operativa accessibile a tutti gli operatori. Ciò trova conferma nelle schede di intervento dalle quali emerge che la postazione Loreto Crispi era disponibile dalla 19:47 alle 21:36 e la postazione Scampia dalle 20:39 alle ore 23:57 e che pertanto sono state disattese le linee guida sull’operatività del servizio”.