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Lite al deposito dei bus, picchia il collega, dirigente in coma all’ospedale

Un pugno e finisce in coma. Grave aggressione ai danni di un dirigente della Stie, l’azienda di trasporto locale del Legnanese, da parte di un collega, anche lui dirigente della medesima azienda. Tutto accade nel deposito della ditta, al confine fra la città e il Comune di San Vittore Olona.

In mattinata, negli uffici della società scoppia la lite. V.G., 54 anni, viene colpito più volte al viso dall’avversario. Il responsabile del pestaggio è a due anni dalla pensione e si occupa della distribuzione dei biglietti ai rivenditori. Non si sa nel dettaglio per quale motivo scoppi lo scontro, anche se si ritiene che dietro ci siano screzi legati al lavoro.

L’aggredito resta a terra, con diverse fratture. È in gravi condizioni. Subito viene chiamato il 118, poi arrivano anche i carabinieri.

Per il 54enne le conseguenze sono serissime: è ricoverato in coma farmacologico all’ospedale di Legnano nel reparto di rianimazione. Breve passaggio al pronto soccorso anche per l’aggressore, che è stato sedato e portato via dagli infermieri nel reparto di Neurologia, e poi dimesso. Saranno i carabinieri di Legnano, intervenuti con prontezza sul luogo del pestaggio, a indagare sulla vicenda che attualmente appare ancora senza ragioni.

Forte lo scalpore tra i conducenti dell’azienda di trasporti locale, che per tutta la giornata di ieri hanno parlato tra loro della vicenda, ma anche tra i residenti e i lavoratori che hanno assistito ieri mattina all’arrivo delle ambulanze e delle auto dei carabinieri. «Abbiamo sentito un forte trambusto, poi le sirene – racconta una dipendente di un vicino supermercato – e ci hanno raccontato che si trattava di un’aggressione avvenuta sul piazzale dei pullman. All’inizio si parlava di un problema tra un conducente di autobus e il suo capo, ma poi non abbiamo saputo ulteriori dettagli». Dettagli che emergeranno solo nelle ore successive, assieme alla serietà delle ferite riportate dal direttore. I militari stanno passando al setaccio le testimonianze dei dipendenti della Stie, i soli che per il momento potrebbero fornire elementi utili. L’aggressione, tuttavia, è avvenuta nell’orario di punta, durante il quale la gran parte dei mezzi e degli autisti è fuori per servizio.