Un nuovo atto di inaudita violenza è avvenuto in un pronto soccorso in Puglia. I parenti di un’anziana donna hanno aggredito la dottoressa e l’infermiera in servizio presso il pronto soccorso.
L’aggressione è avventa all’Ospedale “Tatarella” di Cerignola.
Il direttore generale dell’Asl di Foggia ha così commentato il nuovo episodio di violenza: “Si tratta dell’ennesimo, gravissimo episodio, assolutamente ingiustificato che non può non trovare la ferma condanna di tutti”.
L’aggressione è avvenuta venerdì sera quando una paziente di 92anni è arrivata al Pronto Soccorso. La paziente era sta già ricoverata nei giorni precedenti all’Ospedale “Tatarella” di Cerignola.
La dottoressa, conoscendo il quadro clinico della paziente, non ha ritenuto necessario il ricovero della paziente scatenato le ire dei parenti.
I parenti hanno aggredito sia la dottoressa che un’infermiera presente al Pronto Soccorso. Solo l’intervento delle guardie giurate ha impedito conseguenze peggiori.
Il direttore generale dell’Asl ha anche detto che: “È inaccettabile che personale sanitario, chiamato a svolgere una delicata funzione al servizio della tutela della salute, debba temere continuamente per la propria incolumità. Il mio ringraziamento va alle forze di polizia per l’intervento come sempre tempestivo. Auspichiamo, tuttavia, una presenza fissa che possa garantire la giusta tranquillità agli operatori. Ne ho fatto richiesta al prefetto la scorsa settimana. Tornerò a farlo in un incontro che avremo a breve. Il mio intento è rasserenare il personale in quanto stiamo facendo tutto il necessario per scongiurare il ripetersi di tali aggressioni”.