Sul caso Bari che ha suscitato tante discussione e polemiche nel mondo studentesco e soprattutto fra tutti gli aspiranti medici che hanno partecipato ai test di ammissione lo scorso 8 aprile.

Il dato ritenuto da molti imbarazzante è che nei primi cento migliori classificati come punteggio nei risultati pubblicati solo tre giorni fa ci sono sei studenti baresi.

Analizzando però la graduatoria dei primi 100 migliori studenti si evince che la sede dei test di Padova ne ha ben 15 studenti nella top cento seguita da Bologna con 11, Milano con 10, poi c’è Pavia con 9, Roma con 8 e poi c’è il capoluogo barese con i famosi 6.

Il dato di Bari quindi in seguito all’analisi sopra esposta non sembrerebbe così scandaloso come d’altronde sottolineato anche dal rettore dell’università del capoluogo di Bari che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni riportata dal sito Ansa di Bari: “Per quello che è successo il più rammaricato sono io, ma anche gli studenti che hanno sostenuto la prova. Sono fiducioso che l’indagine della magistratura in corso, e quella interna nostra amministrativa, possano presto fare piena luce. Per ora non siamo in grado di dire se il plico sia stato sottratto a Bari o altrove; se durante il trasporto o la sosta. E soprattutto se sia stato utilizzato: nel senso che può essere stato sottratto per un mero sabotaggio senza poi essere usato per fini truffaldini“.

In seguito al grave episodio avvenuto a Bari, una busta contenente le domande dei test sparita nel nulla, il sindacato dell’Unione degli Universitari ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Bari in seguito al quale gli investigatori stanno indagando e a breve sarà presentato un maxi ricorso al Tar, al quale al momento hanno aderito più di mille studenti,con il quale richiedono l’annullamento a livello nazionale del test di ammissione.